In lieve calo i rischi per la stabilità finanziaria dell'Italia

La Provincia di Cremona e Crema ECONOMIA

"Pur in presenza di forti tensioni geopolitiche a livello internazionale, i rischi per la stabilità finanziaria in Italia sono in lieve riduzione, anche per effetto del favorevole andamento dei mercati". E' quanto si legge nel rapporto sulla Stabilità finanziaria della Banca d'Italia del 2024. "Sebbene ancora fragile, il quadro macroeconomico si è stabilizzato, in un contesto caratterizzato da solidità del mercato del lavoro, consolidamento del processo di disinflazione e miglioramento del saldo delle partite correnti. (La Provincia di Cremona e Crema)

Ne parlano anche altri media

Banca d’Italia ha annunciato l’adozione dell'UCI, una nuova misura per l'inflazione di fondo, indicatore che elimina le fluttuazioni a breve termine. Valutati i possibili effetti della crisi del Mar Rosso sull'inflazione, con rischi contenuti per l'area euro anche in uno scenario pessimistico. (Fondionline.it)

Le grandi banche italiane sono riuscite a chiudere il divario, rispetto alle loro pari dell’eurozona, sulla quota di crediti deteriorati rispetto al totale, corretti per le rettifiche. Le principali fonti di vulnerabilità restano riconducibili sia al potenziale peggioramento della qualità dei prestiti, sui cui però le attese sono per sviluppi gestibili e non allarmanti, sia alle possibili difficoltà di raccolta in una fase di riassorbimento della liquidità in eccesso da parte dell’Eurosistema. (Agenzia askanews)

ROMA (Trentino)

Nel rapporto sulla stabilità finanziaria la Banca d'Italia dipinge una condizione ancora positiva per il comparto del credito che dovrà comunque affrontare un aumento dei flussi di crediti deteriorati nei prossimi mesi e possibili turbolenze legate ai rischi della geopolitica. (Tiscali Notizie)

Rispetto allo scorso novembre il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a dieci anni e quelli tedeschi (Spread) è diminuito; le condizioni di liquidità sono migliorate ulteriormente, con scambi che a febbraio scorso hanno raggiunto un nuovo massimo storico". (LA STAMPA Finanza)