Sanità, per tagliare le liste d'attesa il governo vuole che i medici facciano meno ricette inutili

Fanpage.it SALUTE

Nelle prossime due settimane arriverà in Consiglio dei ministri un decreto per tagliare le liste d'attesa nella sanità, ha annunciato il ministro della Salute Orazio Schillaci. Dentro ci saranno varie misure, inclusa una per evitare che i medici esagerino con esami e terapie. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

È un quadro sconfortante quello che emerge dall'ultima indagine di Altroconsumo sulla situazione del Servizio sanitario nazionale. L'indagine è stata condotta intervistando 1100 cittadini e certifica, se mai ce ne fosse ancora bisogno, lo stato di crisi in cui versa il settore della sanità pubblica. (Today.it)

La situazione delle liste d’attesa nel Servizio sanitario nazionale non mostra segni di miglioramento: tempi troppo lunghi, strutture ospedaliere lontane, difficoltà con i Centri unici di prenotazione e agende di prenotazione bloccate. (Il Fatto Quotidiano)

I tempi di erogazione delle prestazioni specialistiche oltrepassano anche i sei mesi d'attesa. (Quotidiano di Sicilia)

I dati diffusi in occasione della Giornata mondiale della salute. Due cittadini su tre sperano ancora in una sanità totalmente pubblica e la metà della popolazione accetterebbe tasse più alte se destinate a sostenere Ssn Ipsos: 3 italiani su 4 rinunciano alle cure del Servizio sanitario nazionale (La Difesa del Popolo)

In particolare, "ben il 74% del campione ha dovuto rinunciare almeno una volta ad una prestazione del Ssn a causa dei tempi di attesa (è accaduto più frequentemente al 65% dei cittadini). E' quanto emerge dal sondaggio condotto da Ipsos in collaborazione con la Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale, in occasione della Giornata mondiale della salute. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il governo cerca di intervenire in due modi per ridurre le liste di attesa che ingolfano il sistema sanitario. L’esecutivo punta infatti da una parte ad aumentare l’offerta delle prestazioni, e dall’altra a intervenire sulle prescrizioni da parte dei medici Secondo l’Istat circa 3 milioni di italiani rinunciano a curarsi proprio a causa delle lunghe attese necessarie per accedere alle prestazioni (Salernonotizie.it)