I supercomputer più veloci ed efficienti energeticamente al mondo sono sistemi costruiti da HPE

HPE mantiene la prima posizione in termini di prestazioni dei supercomputer più veloci al mondo, offrendo capacità di nuova generazione nei carichi di lavoro HPC per accelerare le scoperte scientifiche
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - information technology)
  • Due supercomputer exascale costruiti da HPE sono stati classificati come i più potenti al mondo
  • HPE ha sviluppato quattro dei 10 sistemi più veloci al mondo e la maggior parte dei 10 supercomputer più efficienti dal punto di vista energetico.
  • I nuovi sistemi di classe superiore includono il sistema Venado per il Los Alamos National Laboratory e Isambard-AI per l'Università di Bristol

HPE fornisce i due supercomputer exascale più potenti al mondo

In base all'ultima classifica TOP500 Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha molti motivi per festeggiare insieme ai suoi clienti. La 63a edizione dell'elenco biennale che verifica e classifica i supercomputer più potenti al mondo ha, infatti, evidenziato che quattro dei primi 10 sistemi sono stati costruiti da HPE e due di essi sono macchine exascale.

Frontier, il sistema exascale costruito da HPE per l'Oak Ridge National Laboratory (ORNL), rimane il supercomputer più veloce al mondo. Frontier è stato il primo supercomputer exascale verificato al mondo e ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua capacità di accelerare le scoperte scientifiche eseguendo modelli e simulazioni più ampie di quanto fosse possibile in precedenza, facendo progredire la scoperta di farmaci, la diagnosi di tumori e malattie, le energie rinnovabili e la scienza dei materiali.

Aurora, un supercomputer HPE Cray EX per l'Argonne National Laboratory (ANL), è stato certificato come il secondo sistema a raggiungere l'exascale. Al secondo posto nella TOP500, Aurora ha raggiunto una performance di 1,012 exaflops. Ulteriori informazioni su Aurora, costruito in collaborazione con Intel, il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e l'ANL, sono disponibili nel comunicato stampa allegato.

Ma i successi sono numerosi: ad esempio LUMI, costruito per la JU EuroHPC e’ ospitato dal consorzio LUMI e situato presso il CSC in Finlandia, si è piazzato al 5°posto. I ricercatori stanno utilizzando questo supercomputer per studiare il cambiamento climatico e per la diagnosi precoce del cancro, addestrando un modello di intelligenza artificiale su milioni di campioni per produrre diagnosi più accurate. 

Il supercomputer Alps, costruito per il Centro nazionale svizzero di supercalcolo (CSCS), debutta nella top 10  al sesto posto. Basato sul supercomputer HPE Cray EX NVIDIA GH200 Grace Hopper Superchips, Alps ha raggiunto una performance di 270 petaflop. I ricercatori di svariate discipline potranno utilizzare a proprio vantaggio le straordinarie prestazioni di Alps e la sua capacità di intelligenza artificiale senza precedenti. Clima e meteo, astrofisica, fluidodinamica computazionale, scienze della vita, chimica quantistica e fisica delle particelle beneficeranno dell'architettura innovativa di Alps.

Oltre alla top 10, il Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) ha presentato tre nuovi sistemi nella lista TOP500 grazie all’accordo El Capitan, che prevede supercomputer HPE Cray EX dotati di APU AMD Instinct™ MI300A: El Capitan con consegna anticipata rispetto al programma previsto al (n. 46), RZAdams al n. 47 e Tuolumne al n. 48 della TOP 500. I ricercatori dell'LLNL stanno eseguendo simulazioni di accensione della fusione su RZAdams nell'ambito di un progetto denominato "ICECap", in cui vengono utilizzate tecniche di intelligenza artificiale per migliorare le simulazioni multi fisiche di grandi dimensioni. Tuolumne sosterrà progetti non classificati in campi come la scoperta computazionale di farmaci, la bioresilienza, le previsioni climatiche, l'astrofisica e altre applicazioni scientifiche.

Nuovi sistemi nella top 10 della Green500

Oltre a sviluppare potenti supercomputer exascale, HPE continua ad aiutare i suoi clienti a costruire alcuni dei sistemi più efficienti al mondo dal punto di vista energetico, come dimostrato dai sette supercomputer classificati tra i primi 10 nella Green500.

Il sistema Isambard-AI dell'Università di Bristol è una new entry nella classifica Green500: HPE ha recentemente installato la fase uno di quello che si prospetta essere il supercomputer di intelligenza artificiale più potente del Regno Unito. Costituito da un singolo rack di HPE Cray Supercomputing EX2500 con 168 superchip NVIDIA Grace Hopper, Isambard-AI fase uno è già uno dei supercomputer più efficienti al mondo dal punto di vista energetico, classificandosi al 2° posto della top 10 della Green500. Questo sistema offrirà ai ricercatori una potenza di calcolo rivoluzionaria per effettuare scoperte basate sull'intelligenza artificiale nei settori della robotica, dei big data, della ricerca sul clima e sui farmaci.

Helios, che HPE ha recentemente consegnato all'Academic Computer Centre Cyfronet dell'Università AGH di Cracovia, è stato riconosciuto al terzo posto fra i supercomputer più efficienti dal punto di vista energetico nella ventitreesima edizione della Green500, che prende in analisi i sistemi di tutto il mondo. Basato sulla tecnologia HPE Cray, Helios è il supercomputer più veloce della Polonia. Ulteriori informazioni su Helios, che dispone di processori AMD EPYC™ di quarta generazione, superchip NVIDIA GH200 Grace Hopper e GPU NVIDIA H100 Tensor Core, sono disponibili qui.

HPE continua a fornire la maggior parte dei 10 supercomputer più efficienti al mondo, tra cui Alps (n. 5), Frontier Test & Development System (n. 7), Venado (n. 8), Adastra (n. 9) e Setonix (n. 10). HPE è leader nel supercalcolo ad alta efficienza energetica e riduce al minimo il consumo di energia grazie all'uso della tecnologia di raffreddamento a liquido diretto.

Garantire progressi nel supercomputing in tutto il mondo, come l’HPC6 di ENI in Italia

Lo scorso aprile HPE si è unita ai rappresentanti di NVIDIA, del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, della National Nuclear Security Administration e del Los Alamos National Laboratory (LANL) per presentare il nuovo supercomputer, Venado. Il sistema, consegnato al LANL a marzo, è il risultato di un processo di co-progettazione che evidenzia l’importanza delle partnership pubblico-privato nel continuare a far progredire le scoperte scientifiche. Venado è un supercomputer HPE Cray EX dotato di superchip NVIDIA GH200 Grace Hopper.

Inoltre, HPE continuerà a collaborare con i clienti che hanno recentemente annunciato nuovi sistemi, tra cui Eni, una delle più grandi aziende energetiche del mondo, e il suo prossimo HPC6 che sarà installato nel Green Data Center di Eni in Italia. L'HPC6 sarà una risorsa fondamentale per affrontare la sfida del raggiungimento del net zero, fornendo una leva tecnologica cruciale per Eni per ottenere vantaggi competitivi nello sviluppo di nuove fonti energetiche. In Germania, l'Università di Stoccarda costruirà due nuovi supercomputer chiamati Hunter e Herder presso l'High-Performance Computing Center (HLRS). Hunter è destinato a essere un sistema di transizione, mentre Herder è previsto come sistema exascale che espanderà in modo significativo le capacità di HPC della Germania.

ISC 2024 e oltre

L'innovazione del supercomputing continua ad abbattere le barriere del possibile nella ricerca scientifica e medica, nell'energia da fusione, nelle previsioni climatiche e altro ancora. In occasione dell'ISC 2024, HPE ha celebrato le partnership tra organizzazioni pubbliche e private e la collaborazione tra i leader del settore che portano a risultati rivoluzionari, in grado di trovare soluzioni ad alcune delle più grandi sfide che la società si trova ad affrontare oggi.

La capacità dell'umanità di risolvere le sfide più complesse del mondo sarà plasmata dalla ricerca alimentata dal supercomputing e accelerata dalle capacità dell'intelligenza artificiale. ISC24 ha rappresentato l’occasione per celebrare gli straordinari risultati ottenuti dai clienti e dai partner di HPE, che fanno progredire le scoperte scientifiche e l'innovazione.

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