Paolo Gallo: digitalizzazione e flessibilità, i pilastri dell’infrastruttura di Italgas

L’AD di Italgas Paolo Gallo: “Abbiamo trasformato l’infrastruttura del gas che è la più difficile, le altre che sono più semplici si faranno”.
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L’AD Paolo Gallo ha rimarcato come l'infrastruttura di Italgas sia pronta a sostituire il gas fossile con gas più sostenibili, come l'idrogeno e il gas metano sintetico, grazie al lungo processo di digitalizzazione avviato dal Gruppo sette anni fa che l’ha resa più flessibile e adatta ogni tipologia.

Paolo Gallo: l’infrastruttura di Italgas pronta a sostituire il fossile

Conosciuta come un’infrastruttura che trasporta gas di origini fossile, in realtà Italgas sta già trasportando gas di origine biologica e presto trasporterà anche altri tipi di gas, incluso l’idrogeno e il gas metano sintetico. A sottolinearlo è stato l’AD Paolo Gallo a margine dell’incontro tenutosi nella sede storica del Gruppo a Torino e intitolato “Transitioning to net zero: energy technology roadmaps”. Secondo il manager, che è alla guida di Italgas dal 2016, “l’infrastruttura per la sua dimensione è un enorme serbatoio di stoccaggio di energia. Il surplus di energia che arriverà da un numero di rinnovabili installate molto elevato potrà essere stoccato nelle infrastrutture del gas o negli stoccaggi attraverso la sua conversione in idrogeno o gas naturale sintetico”.

Paolo Gallo: la digitalizzazione è la chiave per un’infrastruttura flessibile

A rendere l’infrastruttura di Italgas così flessibile da poter gestire gas diversi è un processo avviato dal Gruppo sette anni fa e che tutti ormai conoscono con il nome di “digitalizzazione”. Tra i suoi benefici quello di rendere inoltre l’infrastruttura “adatta a rispondere in modo proattivo a delle situazioni che possono verificarsi”. Una peculiarità che, come evidenziato dall’AD Paolo Gallo, “è fondamentale non solo per l’infrastruttura del gas ma anche per quella elettrica”. “Tutte le infrastrutture devono diventare digitali se vogliono essere flessibili e accompagnare la transizione energetica – ha concluso il manager – Un’infrastruttura digitale è in grado di rispondere a tutte le esigenze, quella del gas è la più difficile da trasformare e lo abbiamo fatto e anche le altre che sono più semplici si faranno”.

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