Il Consiglio di Stato e la questione balneari: un nuovo capitolo

Il Consiglio di Stato interviene sulla questione balneari

Il Consiglio di Stato ha recentemente emesso tre sentenze in merito alla questione dei balneari, riaffermando i principi consolidati della sua giurisprudenza sulla illegittimità delle proroghe generalizzate delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative. Questa decisione ha portato a importanti sviluppi nella questione dei balneari.

Le spiagge italiane e la direttiva Bolkenstein

Secondo il Consiglio di Stato, le spiagge italiane devono essere messe all'asta senza ulteriori ritardi. Le proroghe generalizzate delle concessioni demaniali agli stabilimenti, previste fino alla fine del 2024, sono state giudicate in contrasto con la direttiva Bolkenstein e con le norme europee. Queste proroghe violerebbero i principi di concorrenza e di libertà di stabilimento.

La reazione degli stabilimenti balneari di Ischia

In risposta a queste decisioni, 38 stabilimenti balneari di Ischia hanno impugnato la delibera di Giunta che ha fissato la scadenza delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative e sportive al 31 dicembre 2024. Questa mossa ha ulteriormente infiammato la questione, data la normativa oggetto di sentenze e interpretazioni contrastanti e le iniziative del governo.

Il commento di Luciano D'Alfonso

L'onorevole Luciano D'Alfonso ha commentato la vicenda, sottolineando l'importanza delle recenti sentenze del Consiglio di Stato. Nonostante le tensioni e le incertezze, la questione dei balneari continua ad essere un argomento di grande rilevanza per l'Italia e per l'Europa.

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