Addio a Frank Stella, il pioniere del minimalismo dell'arte americano Aveva 87 anni

Il pittore americano che divenne una figura dominante nell’arte del dopoguerra è morto all'età di 87 anni nella sua casa a Manhattan. A dare la notizia il New York Times. L'artista è noto soprattutto per i suoi dipinti minimalisti e per il suo rifiuto ad interpretare il suo lavoro. Negi anni 70 e 80 ha incorporato alluminio e fibra di vetro nei suoi pezzi, per poi dedicarsi a sculture per gli spazi pubblici l mondo dell'arte piange la scomparsa di Frank Stella, uno dei più influenti artisti americani del dopoguerra. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

(Adnkronos) – Nella grande civiltà pittorica veneziana del XVI secolo, Paolo Veronese (Verona 1528 – Venezia 1588) si distinse per la peculiare armonia delle sue tinte limpide, brillanti, gioiose e per la trasparenza delle sue atmosfere: mezzi espressivi e libertà di atteggiamenti che ne faranno un punto di riferimento per la pittura veneziana del Settecento, la cui influenza in Europa si farà sentire ben oltre il periodo del Romanticismo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Addio a Frank Stella, un quadro da Peggy Guggenhe per ricordarlo 06 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Esposta per la prima volta alla Leo Castelli Gallery di Manhattan nel 1967, la serie Protactor ispirata a un goniometro (più di 100 dipinti monumentali con semicerchi sovrapposti di colori brillanti intitolati ciascuno a città circolari visitate in Medioriente) lo rese "un dio del mondo dell’arte degli anni Sessanta: l’impatto del suo genio sull’astrazione – avrebbe scritto in seguito Peter Schjeldahl sul New Yorker – era paragonabile a quello Dylan sulla musica e di Warhol su più o meno tutto". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“La nostra missione è quella di poter far conoscere le opere d’arte che impreziosiscono i nostri grandi musei a chi non ha l’opportunità divulgativa – dichiara Valeria Speroni Cardi, Direttore della Comunicazione di Menarini Group – proprio per questo ogni anno realizziamo non solo i volumi d’arte, ma anche le cosiddette ‘Pills of Art’, che raccontano aneddoti e piccole storie di questi meravigliosi pittori, in particolare del Rinascimento” (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

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«Mondrian, Malevich e Kandinsky, sono la mia base spirituale. È l’apprezzamento continuo per il loro lavoro a permettermi di andare avanti». (il manifesto)