Rapito di Marco Bellocchio trionfa ai David di Donatello

Il film "Rapito", diretto da Marco Bellocchio, ha ottenuto un grande successo ai David di Donatello, portando a casa cinque statuette. La pellicola racconta la storia di un giovane ebreo di Bologna, rapito dalla sua casa familiare dai soldati papali nel 1858 e trasferito a Roma sotto la custodia di papa Pio IX per essere allevato come cattolico.

Un riconoscimento meritato

Il film è stato riconosciuto come un'opera di grande valore artistico e culturale. Il presidente della Cineteca di Bologna, Marco Bellocchio, ha visto nel racconto di questa vicenda la storia ideale per un film già dal 2020.

La polemica della premiazione

Nonostante il successo, la cerimonia di premiazione ha suscitato qualche polemica. Il costumista del film, Sergio Ballo, premiato per "Rapito", ha espresso il suo disappunto per il modo in cui è stato assegnato il premio ai migliori costumi. A differenza degli altri premi, infatti, questo è stato consegnato su una scala, una scelta che ha infastidito Ballo. Dopo l'esultanza iniziale, il costumista ha preso la parola, andando ben oltre i 45 secondi concessi.

Un successo nonostante le polemiche

Nonostante le polemiche, il successo di "Rapito" ai David di Donatello è indiscutibile. Il film ha dimostrato ancora una volta il talento e la maestria di Marco Bellocchio, confermandosi come uno dei migliori film italiani dell'anno. Un successo che fa brillare non solo il regista e il suo team, ma anche la città di Bologna, orgogliosa di questo importante riconoscimento.

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