Gruppo Volkswagen - Elettriche, Blume a Musk: "Non partecipiamo a guerre dei prezzi"

Quattroruote ECONOMIA

Uno dei temi più caldi del momento è la guerra dei prezzi delle elettriche, scatenata dalla Tesla con la sua drastica sforbiciata ai listini. Diverse Case cinesi e la Ford hanno già reagito alla mossa dei texani, optando per una revisione al ribasso delle offerte; altri, invece, hanno tutta l'intenzione di evitare un coinvolgimento in un fenomeno che in passato ha prodotto conseguenze spesso devastanti per i bilanci aziendali. (Quattroruote)

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I nuovi prezzi (Auto.it)

La VW non raccoglie la sfida, a differenza di Ford che taglia Tesla ha picchiato duro, portando i prezzi d’attacco di Model 3 e Model Y in Italia rispettivamente a 44.900 e 46.900 euro, nelle versioni con trazione posteriore. (Vaielettrico.it)

Una “politica commerciale” che di fatto segue quanto accaduto in Tesla dove oggi le Model 3 e Model Y hanno un prezzo di listino concorrenziale. Ford segue Tesla proponendo il suo maxi SUV elettrico a un prezzo sensibilmente più basso rispetto al passato. (Money.it)

Intervistato sull'argomento, il Chief Customer Officer di Ford, Marin Gjaja, non ha espressamente confermato che il taglio al listino è una risposta a quello che Tesla ha fatto di recente sulla Model Y, ma c'è da dire che il tempismo di questa decisione è assolutamente perfetto. (Tom's Hardware Italia)

Molto probabilmente, la casa americana, ha preso questa decisione per dare una risposta al taglio di listino che Tesla ha annunciato recentemente. La casa automobilistica, nonostante possa sembrare una mossa contro la connazionale Tesla, ha giustificato questa decisione con una serie di fattori positivi: (Automoto.it)

Il mercato dell’auto elettrica sembra in procinto di vivere una vera e propria guerra dei prezzi. Sono difatti sempre più numerose le Case che, pur di non perdere quote di mercato (vedi Tesla) o di aggredirne di nuove (è il caso dei marchi cinesi) sono pronte ad attuare strategie particolarmente aggressive, che non piacciono alle europee, che già mugugnano per essere rimaste sguarnite, rispetto alle rivali di altri continenti, di ogni forma di sussidio statale (che in Cina è perdurato fino a pochi mesi fa, mentre negli Usa si sostanzia nella famigerata Ira di Biden). (Start Magazine)