Vincenzo De Bustis vuota il sacco (altrui) sulla Banca Popolare di Bari

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Per esempio a inizio 2018 la banca ha ceduto crediti deteriorati per 1,5 miliardi, ma dov’è finito il beneficio patrimoniale che avrebbe dovuto esserci?

Fra questi investitori c’è anche il Mediocredito Centrale (Mcc), controllato dal Tesoro attraverso Invitalia, accanto all’intervento temporaneo del Fondo Interbancario(Fitd)?

La banca ha crediti deteriorati (non performing exposures, npe) per il 25-26% del portafoglio. (next)

Ne parlano anche altre testate

Secondo il manager, che aveva già lavorato in banca fino al 2014, il rilancio di Banca Popolare di Bari, «si può fare». De Bustis parla di una vera e propria «enclave ristretta», che negli ultimi tre o quattro anni di «mala gestione» ha preso decisioni all’oscuro di tutti, cda e collegio sindacale. (Borderline24 - Il giornale di Bari)

Valeria Panigada 10 dicembre 2019 - 10:03. MILANO (Finanza.com). Il conto per salvare la Popolare di Bari potrebbe salire fino a 1 miliardo. Il consiglio di amministrazione della Popolare di Bari, riunitosi venerdì scorso, ha conferma che il programma di incontri e contatti con investitori istituzionali, finalizzato al rafforzamento patrimoniale, prosegue intensamente. (Finanza.com)

Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate. 11 dic 2019 ore 07:59. Il quotidiano descrive il piano di salvataggio della Popolare di Bari, da un miliardo di euro, concordato lo scorso 28 novembre tra Bankitalia, Tesoro e Fondo interbancario. (SoldiOnline.it)

da Vincenzo De Bustis. Acque agitate ai vertici della Popolare di Bari. All’ordine del giorno c’è una mossa dirompente studiata dall’amministratore delegato Vincenzo De Bustis: un’azione di responsabilità contro le passate gestioni della banca. (Startmag Web magazine)

Quanto all’entità delle perdite, che su questo fronte “ammontano a centinaia di milioni”, è “solo l’inizio, altro arriverà”. (Finanza Report)

"La banca - ha spiegato De Bustis - ha perso un miliardo di euro e lo si può attribuire per una parte alla recessione ma un’altra a una gestione creditizia al di fuori delle regole, negli ultimi tre o quattro anni". (Finanza.com)