Sorpresa i precari stanno scomparendo

Liberoquotidiano.it ECONOMIA

Boom di contratti a tempo indeterminato in Italia: tanto che oggi 8 dipendenti su 10 hanno il posto fisso. È quello che emerge da un dettagliato studio realizzato dalla Cgia di Mestre, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese. L’instantanea scattata sul mercato del lavoro mostra che quello attuale è, senza ombra di dubbio, un momento particolarmente positivo - narrazione completamente contraddetta dalla sinistra - tanto che oggi, nel Belpaese, si è raggiunto il record storico di occupati. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

L’associazione di artigiani segnala anche l’incremento nell’ultimo anno del nuovo personale con qualifiche più elevate. Occupazione in crescita in Italia, con il numero di impiegati oltre i livelli pre Covid, soprattutto al Sud e con aumento dei contratti a tempo indeterminato: è la fotografia scattata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre (PMI.it)

L’occupazione in Italia è arrivata ad un punto di svolta? I dati della Cgia di Mestre sul lavoro parlano chiaro anche se ora si attendono delle conferme. (Cityrumors Abruzzo)

Nell’ultimo biennio, caratterizzato dalle incertezze della guerra in Ucraina, dal crescente rischio geopolitico, dalla debolezza del commercio internazionale e da una stretta monetaria di intensità senza precedenti nella storia dell’Euro, la domanda di lavoro delle imprese ha generato un sostenuto aumento dell’occupazione. (Confartigianato)

Frosinone è, infatti, al quarto posto per crescita occupazionale tra il 2019 e il 2023, con un aumento, rispetto ai livelli pre Covid, del 10,9%, pari a 16.600 unità, anche se con una flessione dell’1,6% nell’ultimo anno. (ciociariaoggi.it)

Occupazione 2023, netto rialzo di assunzioni in Puglia. Una delle notizie più incoraggianti è stata la registrazione del dato nel Mezzogiorno, con un aumento percentuale del 3,5%. (L'Edicola del Sud)

Nel corso del 2023, il numero degli occupati in Italia ha raggiunto quota 23,6 milioni, registrando un aumento di 471 mila unità rispetto al periodo pre-Covid. In particolare, il Mezzogiorno ha visto l’incremento percentuale più significativo, con un aumento del 3,5%. (Venetoeconomia)