Iata: 29,3 miliardi di ricavi in meno nel 2020 per il Coronavirus

Trasporti-Italia.com ECONOMIA

Ciò si tradurrebbe in una perdita di entrare di 27,8 miliardi nel 2020 per i vettori della regione Asia Pacifico, la maggior parte a carico dei vettori cinesi (12,8 miliardi).

Stimiamo che il traffico globale subirà una contrazione del 4,7% e tale scenario si tradurrebbe in una perdita dei ricavi passeggeri di 29,3 miliardi di dollari.

Le compagnie aeree stanno prendendo decisioni difficili per ridurre la capacità e in alcuni casi le rotte. (Trasporti-Italia.com)

La notizia riportata su altri giornali

A livello globale, secondo i calcoli diffusi dall'associazione internazionale del trasporto aereo, le perdite totali saranno di 29,3 miliardi di dollari e rappresenterebbero una contrazione di traffico del 4,7%. (AGI - Agenzia Italia)

alo complessivo della domanda, riduzione del traffico globale del 4,7%, e perdite fino a 29 miliardi di dollari. «Sono tempi difficili per l'industria del trasporto aereo globale. (Ticinonline)

Con la sospensione da due settimane dei voli diretti per la Cina, le compagnie aeree accusano gravi perdite finanziarie. Centinaia di milioni di euro che vanno in fumo. Il vettore franco-olandese parla di una cifra di perdite che si aggira fra i 150 e i 200 milioni di euro. (Euronews Italiano)

In un comunicato, EgyptAir ha annunciato la decisione di riprendere un volo ogni giovedì dal Cairo a Pechino e a Guangzhou. La compagnia di bandiera egiziana aveva sospeso i collegamenti lo scorso 4 febbraio a causa dell’epidemia del nuovo coronavirus. (Travelnostop.com)

Il coronavirus ha ucciso oltre 2.220 persone in tutto il mondo, ad eccezione di otto morti nella Cina continentale. In risposta, decine di compagnie aeree hanno cancellato o ridotto il servizio nella Cina continentale. (DaySicilia24)

Un certo sollievo può essere visto nei prezzi del carburante più bassi per alcune compagnie aeree. Effetto coronavirus, Iata stima perdite per 29 miliardi. Poco meno di 30 miliardi di dollari, la perdita più grande dalla crisi finanziaria del 2008-2009. (L'Agenzia di Viaggi)