Tim, l'ombra di Xavier Niel (patron di Iliad) sull'offerta di Kkr?

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Leggi anche: Rivoluzione francese in Telecom Italia: dopo Bollorè entra anche Xavier Niel. Xavier Niel dice adieu a Telecom Italia. Xavier Neil membro del Cda di Kkr dal 2018. Si ricorda inoltre che Xavier Neil è membro indipendente del Cda di Kkr dal 2018.

Intanto, si riaccendono le speculazioni di un interesse di Xavier Niel, patron di Iliad e consigliere del fondo Usa, per Telecom Italia.

L’arrivo di Kkr sul dossier Tim ha riacceso le speculazioni di un interesse di Xavier Niel, patron di Iliad e consigliere del fondo Usa, per Telecom Italia. (Key4biz.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’offerta di Kkr per Tim è una ponderata mossa strategica all’incrocio di queste tre dimensioni e lascia intendere un disegno che porterà a una profonda evoluzione dello scenario, industriale e istituzionale, delle infrastrutture digitali del Paese. (La Repubblica)

L'ipotesi speculativa nasce anche dal fatto che il fondatore di Iliad Niel è nel Board di KKR. «L'arrivo di Kkr sul dossier (Tim) ha riavviato le speculazioni sull'interesse di Xavier Niel in Telecom Italia (Finanza.com)

Kkr e Apax guidano la classifica dei fondi più interessati al mercato tlc, le compravendite già concluse in questo settore valgono oltre un terzo di tutte le operazioni in infrastrutture nel mondo (La Repubblica)

MOBILITAZIONE DEI SINDACATI. Questa mattina i sindacati hanno manifestato davanti al Ministero dello Sviluppo Economico sottolineando, al grido di “No a una Tim Usa e getta”, le possibili ricadute occupazionali in caso di cessione dell’azienda al fondo americano. (Benzinga Italia)

Tim, JP Morgan al fianco di Kkr per finanziare l'Opa. Gli indipendenti scelgono advisor finanziari e legali, mentre l'autorità di vigilanza valuta se far comunicare altre informazioni al mercato (La Repubblica)

D’altronde Diego Piacentini è uno dei consulenti più apprezzati del fondo Usa Kkr che ha appena mosso le pedine sull’ex incumbent proponendo un’offerta di acquisto amichevole sul 100% del capitale. Come la necessità di calibrare l’offerta vincolandola ad un pieno supporto governativo vista la possibilità dell’esercizio della golden power. (Corriere della Sera)