Dalla Guinea a Lampedusa, la storia di Michel Ivo Ceresoli: «Sono italiano, mi sono affidato ai trafficanti perché nessuno credeva ai miei documenti»

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Un’odissea durata nove mesi. Prima il viaggio dall’Africa via mare, poi la detenzione in un centro. Una storia simile a tante altre, se non fosse che Michel Ivo Ceresoli risulta, per la legge del Belpaese, italiano. Nato da padre italiano e cresciuto in Guinea, Michel decide di partire per la Sicilia alla ricerca della sua famiglia paterna. «Sono nato nel 1990 in Guinea Conakry. Mio padre è un italiano, era il direttore dei lavori della multinazionale Astaldi che stava realizzando strade», racconta a Repubblica. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

Buffalo Soldiers è il soprannome conferito originariamente ai membri del 10º Reggimento di Cavalleria dell'Esercito degli Stati Uniti dalle tribù dei Nativi Americani contro cui combattevano. Il reggimento fu creato il 21 settembre 1866 a Fort Leavenworth, Kansas. (Il Giornale d'Italia)

“Said he was a Buffalo Soldier / Win the war for America” (Bob Marley) (Il Giornale d'Italia)

La Gazzetta di Modena, come si legge nell'edizione di domenica, ha purtroppo scoperto che il signor Ivo, che oggi avrebbe 85 anni, è morto nel 2021. Come scrive la Gazzetta di Modena, l'uomo era originario di Ceresola, borgo della frazione di Farneta di Montefiorino di cui portava anche il nome, e "faceva parte di una famiglia numerosa che tra gli anni ’80 e ’90 lasciò la montagna per lavoro. (Il Crotonese)

Per tornare in patria, in Italia, si è affidato ai trafficanti ed è salito su un barchino per Lampedusa. Ma per misurare le capacità dei nostri legulei e dei burocrati che poi devono applicare le norme basta questa meravigliosa storia che è venuta a galla contemporaneamente al successo parlamentare di questi giorni. (GLI STATI GENERALI)

Non usa mezzi termini Michel Ivo Ceresoli, l’uomo di 34 anni nato in Guinea da padre italiano e da donna originaria del posto, per descrivere lo strazio che gli ha causato questa notizia. Invece, avrei avuto la possibilità di incontrare mio padre ancora in vita». (Corriere)

MODENA – Non potrà più incontrarlo, non potranno parlare un’ultima volta, non potrà più chiedergli perché lo ha abbandonato, insieme alla madre e al fratello minore, partendo dall’Africa per non tornarci più. (La Repubblica)