Giuseppe Valditara, la replica sul tweet: "Gli attacchi? Solita sinistra: come andava letto"

Liberoquotidiano.it INTERNO

Si torna a parlare del tweet di Giuseppe Valditara, un breve cinguettio (almeno così si diceva ai tempi di Twitter, ora X) con il quale circostanziava la sua proposta di una maggioranza di italiani nelle scuole del nostro Paese. Poche righe sulle quali la sinistra ha sollevato un polverone, non tanto per i contenuti ma piuttosto per la grammatica, per come il ministro dell'Istruzione avesse riportato il suo pensiero. (Liberoquotidiano.it)

Su altri giornali

Recentemente il ministro Salvini ha dichiarato che sarebbe utile introdurre un tetto del 20% agli alunni stranieri in aula riprendendo il più vago ministro Valditara che aveva parlato solamente della maggioranza degli studenti. (articolo21)

E lo fa dopo la proposta di Valditara, fatta insieme a Matteo Salvini, di tornare a proporre un tetto per gli alunni stranieri presenti in ogni classe. (Vita)

A Sesto il 21% degli alunni delle primarie è di origine straniera, quindi già oltre realtà immaginata dal Ministro dell’Istruzione Valditara che prevede un tetto massimo del 20% di bambini non italiani nelle classi. (LA NAZIONE)

Il sindacato Le Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani, nato nel 1944, che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale, in una nota indirizzata al ministro dell’istruzione Valditara scrive: “In un Paese in cui vivono 5 milioni di cittadini stranieri regolari e oltre un milione di bambini con genitori di origine straniera, italiani di fatto ma non di diritto che negli ultimi anni hanno frequentato le scuole italiane, in percentuale alla popolazione scolastica, per 11,3%, pare che la preoccupazione maggiore del governo e del Ministro della Scuola, sia quella di ritornare alle classi differenziate. (Tecnica della Scuola)

Gentile dr. Battista, (L'HuffPost)

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