Stato-mafia:Ciancimino,Provenzano protetto da accordo istituzioni

AGI - Agenzia Giornalistica Italia INTERNO

(AGI) - Palermo, 4 feb. - "Un giorno, tra maggio e dicembre del 1992, mio padre mi disse che Provenzano poteva muoversi indisturbato grazie ad un accordo con rappresentati istituzionali, in seguito ad alcuni incontri ai quali anche lui aveva contribuito". (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

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È il giorno della deposizione di Massimo Ciancimino imputato e teste nell'ambito del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. (Si24 - Il vostro sito quotidiano)

Il figlio dell'ex sindaco di Palermo depone presso l'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. PALERMO - Al processo sulla trattativa è il giorno di Massimo Ciancimino. (Live Sicilia)

"Il boss frequentava settimanalmente la mia abitazione e si presentava col nome di ingegnere Lo Verde. "Mio padre conosceva Bernardo Provenzano e anche io e i miei fratelli lo ... (Corriere Quotidiano)

"Mio padre incontrò Berlusconi, allora un giovane imprenditore di Milano. Era un incontro organizzato, perché gli era stato segnalato per motivi di operazioni bancarie che mio padre voleva avere". (LaPresse)

Ed è un fiume in piena: parla di Riina, «una persona limitata intellettualmente», di Provenzano, «era libero di muoversi, non lo cercava ... Nella doppia veste di teste e imputato al processo di Palermo. (MeridioNews - Edizione Palermo)

"Mio padre riteneva Riina una persona limitata intellettualmente, un doppiogiochista e un uomo aggressivo. Non ne aveva alcuna stima, lo chiamava pupazzo". (Tiscali.it)