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LA NOTIZIA INTERNO

I caccia italiani schierati a Malbork nelle ultime 24 ore hanno effettuato una doppia intercettazione di aerei russi sul Mar Baltico. Nelle ultime 24 ore i caccia Eurofighter italiani, schierati dall’Aeronautica Militare nella Task Force 4th Wing operativa nella base polacca di Malbork, hanno effettuato una doppia intercettazione di aerei russi sulle acque del Mar Baltico. I due aerei russi, secondo quanto è stato riferito dalla Difesa, non erano autorizzati ad entrare nello spazio aereo della Nato. (LA NOTIZIA)

La notizia riportata su altri giornali

Gli allarmismi per gli incontri tra i velivoli militari russi e NATO nei cieli del Mar Baltico, le tensioni ai confini tra Polonia e Ucraina e il punto sulle crisi nella Striscia di Gaza e il sempre più ruvido rapporto tra USA e Israele. (Analisi Difesa)

L'allarme, lanciato dal centro di comando della Nato a Uedem, in Germania, è scattato per un velivolo non identificato in volo sulle acque internazionali. Una volta identificati i velivoli, gli F-2000 italiani - schierati nella Task Force 4th Wing operativa nella base polacca di Malbork - sono rientrati. (L'HuffPost)

Queste azioni sottolineano l’importanza cruciale delle operazioni di sorveglianza aerea nel mantenimento delle relazioni internazionali e della sicurezza collettiva. La Task Force Air 4th Wing dell’Aeronautica Militare Italiana, operante dalla base di Malbork in Polonia, è stata impegnata in due distinte missioni per intercettare aerei russi sopra le acque internazionali, precisamente nelle giornate del 28 e del 29 marzo. (Nicola Porro)

In 24 ore doppio scramble per gli Eurofighter italiani della Task Force Air 4th Wing, rischierata sulla base polacca di Malbork. L’attivazione è stata richiesta per intercettare nelle mattinate del 28 e 29 marzo un velivolo non identificato, in volo sulle acque internazionali del Mar Baltico (Aviation Report)

L’allarme è stato lanciato dal centro di comando della Nato a Uedem, in Germania, dopo che un velivolo non identificato è stato individuato nelle acque internazionali. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la situazione in Ucraina, dove i raid russi continuano a destare apprensione e paura di una possibile estensione del conflitto in altri paesi della regione. (AltaRimini)

L'allarme lanciato dal Centro di Comando e Controllo delle Operazioni aeree della NATO con sede ad Uedem (Germania) nelle mattinate del 28 e del 29 marzo (AGI - Agenzia Italia)