De Guindos, 'salvo sorprese, un taglio Bce a giugno è certo'

De Guindos, 'salvo sorprese, un taglio Bce a giugno è certo'
l'Adige ECONOMIA

ROMA "Se le cose vanno nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra posizione restrittiva a giugno. In assenza di sorprese è un 'fatto compiuto'". Lo dice il vice presidente della Bce, Luis de Guindos, a Le Monde. La "minaccia legata alla posizione di bilancio è reale e il livello del debito è salito considerevolmente. Le misure di sostegno introdotte agli inizi della crisi energetica vanno eliminate, perché i prezzi energetici sono tornati ai livelli antecedenti", aggiunge de Guindos, in risposta a una domanda sui deficit italiano e francese risultati ben superiori al previsto nel 2023. (l'Adige)

Se ne è parlato anche su altre testate

Parte da questa ipotesi l'analisi dell'economista Andrea Ferretti che, nella sua Ecopillola, analizza il contesto dell'Eurozona per inquadrare il possibile comportamento della Banca Centrale Europea."Nell'Eurozona il trend discendente dell'inflazione è continuato anche a marzo, attestandosi intorno al 2,4% – ha sottolineato Ferretti –. (LA STAMPA Finanza)

A giugno la BCE potrebbe decretare la fine delle politiche restrittive e inaugurare una nuova stagione per quanto riguarda i tassi di interesse. (Finanza Repubblica)

Villeroy (Banca di Francia): non dobbiamo aspettare troppo, gli effetti dell’aumento del petrolio sono incerti. (Milano Finanza)

Secondo il governatore della banca centrale francese, anche se un conflitto nel Medio Oriente dovesse spingere al rialzo i costi del petrolio, i responsabili di politica monetaria dovrebbero prima analizzare l’impatto sui prezzi di base e sulle aspettative di inflazione. (Borse.it)

I commenti di Guindos sono in linea con il consenso generale sull’inizio dei tagli ai tassi. (Borse.it)

La Banca Centrale Europea ha fatto un nuovo balletto sui tassi confermando l’immobilità, cioè fanno finta di nulla, suggerendo però un possibile taglio a giugno. Una sorta di attendiamo e poi vediamo, una delle linee strategiche preferite dalla BCE, mentre questa scelta di temporeggiare tiene l’Europa con il fiato sospeso. (Radio Radio)