Cancelleri: «Se entro venerdì Atlantia non cede Autostrade a Cdp, gli revochiamo la concessione»

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«Invece devono vendere le quote societarie, ma la responsabilità se la tengono loro.

Entro venerdì si scioglie questo nodo, il presidente Conte è stato perentorio», ha aggiunto il viceministro.

Lo ha dichiarato Giancarlo Cancelleri, viceministro delle Infrastrutture e trasporti, a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1.

Loro vorrebbero vendere non solo le quote societarie, ma anche la responsabilità, ha spiegato Cancelleri. (Ascolta la Notizia)

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Quel che è ormai chiaro è che non sarà Cassa Depositi a diventarne il socio di riferimento. A meno che prima della fine della procedura qualcuno al governo decida di sterilizzare questo rischio avendo ottenuto l’uscita del capitale dei Benetton. (Corriere della Sera)

La star assoluta di redditività nel 2019 è stata la Satap, la concessionaria che gestisce la Torino-Piacenza e la Torino-Milano, con 94 milioni di utili. [Rassegna stampa] Le concessionarie che gestiscono la rete delle autostrade italiane continuano ad ottenere profitti, nonostante la pandemia. (FormulaPassion.it)

Oggi i cda delle due società. 3' di lettura. Atlantia prova a mettere sul piatto una proposta che in qualche modo aggiri il nodo della manleva per tentare di riaprire il dialogo con Cassa Depositi e Prestiti. (Il Sole 24 ORE)

Invece devono vendere le quote societarie, ma la responsabilità se la tengono loro. Entro venerdì si scioglie questo nodo, il presidente Conte è stato perentorio”. (LA NOTIZIA)

Quello che ha registrato la contrarietà del Governo e della Cassa perché diverso rispetto allo schema dell’accordo notturno di luglio. La carta dello sconto dei Benetton. Martedì i consigli di amministrazione di Atlantia e di Autostrade delibereranno una posizione coerente con il percorso avviato la scorsa settimana. (L'HuffPost)

Nel caso voglia fare un aumento di capitale, può farlo sul nuovo veicolo, oppure potrebbe prendere il 33% del nuovo veicolo che Atlantia al momento ha mantenuto. In mezzo però c’è la scadenza dell’ultimatum del governo che è tornato a minacciare la revoca. (il Corriere delle Alpi)