L’Italia di Draghi corre il doppio del previsto, PIL fa nettamente meglio di Germania e Francia. Rischio frenata in mesi autunnali con variante delta

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Nel trimestre, la performance dell’economia italiana è stata circa in linea con quella spagnola (2,8% t/t) e decisamente migliore rispetto a Germania (1,5% t/t) e Francia (0,9% t/t).

Incognita variante delta soprattutto su mesi autunnali. Per i prossimi trimestri sarà essenziale la parabola della risalita dei contagi dettata dal diffondersi della variante delta.

Decisamente meglio di Francia e Germania. (Finanzaonline.com)

La notizia riportata su altri giornali

Grazie allo sprint del secondo trimestre, la crescita su base annua si è così attestata al +17,3%». Tirando le somme siamo a metà del recupero sul pre-crisi: ancora 470mila persone in meno al lavoro. (ilGiornale.it)

In uno dei paesi che è affondato di più a causa delcongelamentodella società e dell’economia per contenere la diffusione del Covid (un clamoroso meno 8,9% del Pil) ora si grida al «boom economico» perché le previsioni Istat del mese digiugno registrano un aumento inaspettato del 2,7%del Pil che lascia intravedere a fine anno un Pil al 6% . (Il Manifesto)

La variazione acquisita del Pil per il 2021 è pari a +4,8%, rileva l'Istat, con la stima preliminare del Pil relativa al secondo trimestre. Il dato, spiega l'Istituto, si basa sull'ipotesi di una crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno. (Adnkronos)

«Il 15% delle imprese – spiega l’indagine Uecoop – pensa di assumere nuovo personale contribuendo al calo della disoccupazione nei prossimi mesi grazie anche alla resilienza del sistema delle imprese cooperative italiane, che può contare su circa 80mila realtà con oltre un milione di occupati» (Riviera24)

Operazione mediatica sulla variante Delta. Anzi, è proprio quello che vanno cercando, specie adesso che il dato sul PIL USA offre loro spunti concreti di preoccupazione. (InvestireOggi.it)

Il Pil della Germania nel secondo trimestre del 2021 è aumentato dell’1,5%. L’eccezionale incremento tendenziale deriva dal confronto con il secondo trimestre del 2020, in cui è stato toccato un punto minimo causato dalla crisi economica e sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19. (QuiFinanza)