Morto GIuliano Vangi, il Bacon italiano

Di STEFANO BUCCI Nel 2002 gli era stato dedicato un museo in Giappone. Nel suo stile una ricerca capace di trovare soluzioni molto originali nel rappresentare il reale. Tra le sue opere: il marmo «Varcare la soglia» all’ingresso dei Vaticani Giuliano Vangi, «L’uomo nel canneto» (2002), Mishima, Vangi Museum Fragili e imponenti: l’universo artistico (ma anche umano) di Giuliano Vangi è costellato di figure, appunto, fragili e imponenti. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

A differenza di Botero, Mitoraj e – tra i big ancora in vita – Theimer e Finotti, che spesso e volentieri si sono concessi un caffè nei locali di piazza Duomo, Giuliano Vangi era di quelli che raramente si facevano vedere in giro. (LA NAZIONE)

Vangi, classe 1931, era nato in Toscana, a Barberino del Mugello, si era trasferito in Brasile a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta per poi imporsi, al suo ritorno nel nostro Paese, come uno degli scultori più rilevanti della sua generazione. (varesenews.it)

"Il Biodiversity Lab è un laboratorio all'interno del quale ci impegniamo a supportare i giovani per lavorare sempre di più sulla tutela della biodiversità, la tutela della fauna, la tutela della flora e la tutela dei micro ambienti. (Il Giornale d'Italia)

L’artista toscano aveva scelto negli anni Settanta del secolo scorso le colline di Roncosambaccio, nel comune di Fano, per impiantare il suo studio, a pochi chilometri da Pesaro dove risiedeva con la moglie Graziella e i due figli. (il Resto del Carlino)

Una congiunzione temporale imprevedibile ma che rende ancora più stringente l’impegno sottoscritto da Comune e Fondazione Carifano in un apposito protocollo del gennaio 2021 di riservare alle opere dello scultore uno spazio prestigioso della città con cui aveva spesso interagito e alla quale era legato da un sincero rapporto affettivo sintetizzato efficacemente dalla “Concordia” di piazza Amiani. (corriereadriatico.it)

Se ne vanno quasi nello stesso momento, a vite compiute, Giuliano Vangi e Maurizio Pollini. La loro grandezza è stata favorita, potenziata dalla loro maturità. (ilGiornale.it)