Le donne sono davvero più a rischio di rare trombosi dopo il vaccino contro Covid-19?

Wired.it ECONOMIA

In merito alla differenza di genere, la maggior parte dei casi ha riguardato donne.

Delle 222 segnalazioni, però, solo 62 episodi di trombosi cerebrale e 24 alla vena splancnica sono state ritenute potenzialmente collegate al vaccino.

Al 66,8% da donne e quindi al 33,2% da uomini, secondo i dati del nostro ministero della Salute aggiornati al 2017.

Anche il dato complessivo italiano, comunque, è eloquente: su 21,6 milioni di dosi, alle donne ne sono andate 12,3 milioni. (Wired.it)

Ne parlano anche altri giornali

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In Italia, per il momento, si utilizzano Pfizer e Moderna, che hanno un principio attivo diverso dagli altri due in uso, AstraZeneca e Johonson & Johnson. Vaccini, prima e seconda dose: ma qual è il tempo corretto che deve intercorrere tra le due somministrazioni? (La Stampa)

Nota dolente: continuano i rifiuti al vaccino AstraZeneca: oggi ne avevamo molte dosi da somministrare e, solo stamattina, erano già oltre una trentina i 70enni che non hanno voluto vaccinarsi dopo aver scoperto di dover fare AstraZeneca» conclude il direttore generale Sono oltre 8mila le dosi somministrate nel Vax Day ad accesso diretto di mercoledì 5 maggio, riservato ai residenti in provincia di Treviso dai 70 ai 74 anni (non ancora vaccinati). (TrevisoToday)

E dire che, lo scorso 27 marzo, giorno della visita del commissario nazionale Francesco Figliuolo a Messina, la Sicilia era addirittura al primo posto con una percentuale dell’86 %. C’è stato un incremento di vaccinazioni, ma non abbastanza, e, soprattutto negli ultimi giorni, sono state sempre meno. (Tempo Stretto)

Il rifiuto dei medici di cambiare vaccino, però, non è stato accolto bene dalle tante persone presenti, tutti decisi a non farsi iniettare il siero anglo-svedese. Ma al rifiuto dei medici di somministrare Pfizer o Moderna, sono scattati gli insulti e le minacce. (Telenord)

Una percentuale poco inferiore rispetto a quella indicata come riferimento dal commissario per l’emergenza Covid Paolo Figliuolo: non scendere sotto il 90% delle fiale disponibili. Il caso Astrazeneca resta quello più significativo: delle 6,5 milioni distribuite in tutta Italia, ne sono state iniettate finora poco più del 70% (RagusaNews)