Le banche, Draghi e lo Stato, è la governance la chiave del cambiamento

FIRST CISL ECONOMIA

Il vento è cambiato e l’intervento di Mario Draghi sul Financial Times dovrebbe far capire a tutti in che senso ha preso a soffiare.

Perché il sistema bancario divenga realmente “strumento di politica pubblica”, come dice Draghi, è necessario che questa presenza sia resa stabile.

E ad imprimere questa spinta deve essere lo Stato.

Soprattutto se in gioco ci sono gli assetti proprietari di banche e assicurazioni. (FIRST CISL)

Su altri media

Ma è dalla Germania che in queste ore arriva un endorsement pazzesco per Mario Draghi. E gli endorsement internazionali che continuano ad arrivare a Mario Draghi. (AlessioPorcu.it)

Inizia l’era del grande “esperimento socialista”, come dicono gli esperti. Come dire, una semina con previsioni di raccolta a lungo termine.Lo studio rileva anche una maggiore tendenza a effettuare operazioni in mercati più regolamentati, trasparenti e protetti. (La Repubblica)

La considerazione generale di Tooze è che la politica di Mario Draghi nella Bce è stato il modo per acquisire tempo e per scommettere su riforme future dell’Unione, che non sono arrivate. Invece, il contrasto alla crisi è stato lasciato a un’asimmetrica combinazione di politiche fiscali e all’acquisto di bond nazionali da parte della Bce. (Nicola Porro)

Appena il 12% degli intervistati, infine, ritiene che senza aperture di Bruxelles non vi sarebbero in ogni caso le condizioni per stanziare risorse. La previsione media è infatti di un PIL italiano a -8,3% quest'anno, in linea con alcune delle previsioni macro-economiche formulate da organizzazioni internazionali e istituti finanziari. (Il Sole 24 ORE)