Verso il 25 aprile / Quella Festa contaminata da troppe partigianerie

ilmessaggero.it INTERNO

Il 25 aprile si conferma, purtroppo, come la festa più divisiva che ci sia. Stavolta, sulla ricorrenza della Liberazione gravano due rischi che possono vanificarne l’importanza e snaturarne il senso che mai come adesso - in questa fase di guerre a due passi dall’Italia e di campagna elettorale che richiede pacatezza e concentrazione perché si sta per decidere il futuro dell’Europa, ossia di tutti noi - dovrebbe essere quello della pacificazione. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Nato il 24 agosto 1935 a Caporetto, è cresciuto in una famiglia modesta ma felice. (Ultime notizie dall'Italia e dal mondo)

Soltanto questo dovrebbe far capire come l’antifascismo – sopratutto oggi che i protagonisti dei giorni di allora sono tutti scomparsi, mentre sporgono sempre più da oscure profondità i crapini dei loro nipoti, una dei quali a capo del Governo addirittura – sia attuale e indispensabile. (Contropiano)

Gianluigi Paragone 23 aprile 2024 (Liberoquotidiano.it)

L’opera sistematica di rimozione e manipolazione della storia di questo Paese avvenuta negli ultimi trent’anni non tende solo a colpire l’importanza del 25 aprile e l’apporto delle formazioni partigiane alla liberazione dell’Italia dal Nazifascismo ma è stata utilizzata e viene utilizzata per colpire in maniera meticolosa quella carta costituzionale che rappresenta la principale eredità della resistenza. (Il Lametino)

È stato censurato un monologo per la festa della liberazione dello scrittore, giornalista e docente universitario Antonio... Come ogni anno, il 25 Aprile è un giorno divisivo. (Virgilio)

Ogni volta molti politici italiani fanno fatica a proclamarsi antifascisti e invece dovrebbe essere più che naturale, vivendo in una società democratica e condividendo una Costituzione che nasce antifascista, dichiararsi tali. (Il Fatto Quotidiano)