Contanti, scatta nuovo limite. Quanto si può spendere

QuiFinanza ECONOMIA

In ogni caso, se la soglia dei pagamenti in contanti si riduce, chi rifiuterà questo tipo di pagamento non verrà di certo sanzionato.

Diventa dunque importante l’introduzione, sempre il 1° luglio prossimo, del credito d’imposta del 30% sulle commissioni pagate dagli esercenti per l’uso del Pos.

Contestualmente, per i pagamenti ricevuti dai professionisti con moneta elettronica, matura un credito di imposta sul costo delle commissioni sopportate. (QuiFinanza)

La notizia riportata su altri media

Su quest'ultimo punto, spiega ancora laleggepertutti, "diventa importante l’introduzione, sempre il 1° luglio prossimo, del credito d’imposta del 30% sulle commissioni pagate dagli esercenti per l’uso del Pos. (Adnkronos)

L’obiettivo è quello di disincentivare sempre di più l’utilizzo del contante e prediligere pagamenti elettronici e digitali, in una parola: tracciabili. Bene anche i pagamenti diretti tramite smartphone, smarwatch o smartband: come scrive laleggepertutti. (Termometro Politico)

Le comunicazioni saranno poi trasmesse dagli intermediari entro il 20esimo giorno del mese successivo al periodo di riferimento e cioè a quello in cui sono stati ricevuti pagamenti tracciabili. In contemporanea, per i pagamenti ricevuti dai professionisti con moneta elettronica matura un credito di imposta sul costo delle commissioni sopportate. (Wall Street Italia)

Una società senza contanti è più economica, più onesta e più sicura, ed è soprattutto più conveniente per i millenial, che fanno tutto via smartphone. Monete, banconote, ma anche le vecchie carte di credito (senza contactless): dopo il coronavirus i pagamenti digitali e di prossimità scalzeranno il vecchio caro portafogli. (Money.it)

Ma niente paura: se la soglia dei pagamenti in contanti si riduce, si legge ancora, chi rifiuterà questo tipo di pagamento non verrà di certo sanzionato. Sempre più bancomat e sempre meno contanti? (Yahoo Finanza)

Stabilito un indice su base dieci dai ricercatori, Milano è al primo posto nella classifica italiana «Metropolitan Cities Cashless 2020» con un valore 7,36 seguita da Bologna a 5,68. I passaggi veloci alle casse sono diventati un’abitudine consolidata per i milanesi durante i mesi più critici dell’emergenza Covid. (Corriere della Sera)