25 aprile a Bologna oggi, Lepore: “No alla censura del pensiero libero”. Scatta la polemica su parole di Massa (Arci)

il Resto del Carlino INTERNO

– "Ribadisco il mio essere antifascista italiano ed europeo. Non dobbiamo farci divorare dalla bestia nera. C'è chi pur commemorando i nostri morti ogni anno davanti all’Altare della Patria o alle Fosse Ardeatine ancora non ha trovato il coraggio di dichiararsi convinto antifascista chiudendo i conti con il passato". Il sindaco Matteo Lepore non lesina critiche al governo, e nel suo discorso per le celebrazioni del 25 aprile cita anche la polemica sul discorso di Antonio Scurati, "vergognosamente censurato dalla Rai, la tv di Stato" e ricorda la commemorazione in onore di Giacomo Matteotti (il Resto del Carlino)

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Bruciati i manifesti di Giorgia Meloni a Bologna. " Durante un corteo per il 25 aprile tenutosi a Bologna, i soliti noti hanno dato alle fiamme alcune foto del Presidente Giorgia Meloni cercando di innalzare ancor più il clima di contrapposizione che già da tempo stanno spargendo ", ha dichiarato Galeazzo Bignami, vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti. (ilGiornale.it)

PARAGONI SBAGLIATI – La polemica non si placa nemmeno a Scudetto già vinto, tra l’altro con il successo nel derby con il Milan. In casa Inter i paragoni si sprecano in questo momento, perché Simone Inzaghi si è portato a casa il trofeo che gli mancava per essere affiancato ad Antonio Conte, ossia l’allenatore precedente nerazzurro. (Inter-News)

Migliaia di persone sono arrivate, come ogni anno, sul pratone di San Martino di Monte Sole (Bologna) per celebrare il 25 aprile. (corrieredibologna.corriere.it)

Durante il corteo per il 25 Aprile a Bologna, alcuni manifestanti hanno bruciato dei cartelli elettorali di Fratelli d'Italia con il volto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (Corriere TV)

Il gesto ha avuto la condanna di Fratelli d'Italia: Una foto della premier Giorgia Meloni è stata bruciata nel corso di un corteo antagonista a Bologna, organizzato dal Cua e da altri collettivi. (Secolo d'Italia)