Perché Elon Musk è così interessato alle nascite in Italia (e nel resto del mondo)

Ma perché tutto d'un tratto l'uomo più ricco del mondo è così interessato a quanti bambini nascono in Italia e nel resto del mondo?

Per Musk, insomma, la crisi demografica e l'intelligenza artificiale sono, in qualche modo legate.

Per Musk, insomma, il cammino verso l'intelligenza artificiale necessiterà di una base biologica perché "non ci si evolve con i soli circuiti"

Lo ha detto Elon Musk, il Ceo di Tesla e SpaceX, nonché futuro - se l'acquisizione andrà in porto - proprietario di Twitter. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Rischia l'estinzione, dice. Non è mai stata uguale a se stessa, così come l'America, o qualunque altro Paese (La Stampa)

Ed Elon Musk non può proprio permetterselo. Lo stesso Elon Musk, che infatti si definisce un'eccezione, ne ha avuti 7, più uno morto prematuramente. (Elle)

Lo sapevamo bene, non serviva Musk e non serviva soprattutto il suo epitaffio al popolo italiano: “Se queste tendenze continueranno, l'Italia non avrà più una popolazione”. Le discussioni secche sui numeri sono importanti ma se rimangono un colloquio fra chi la spara più grossa, o più grave, nascondono quasi sempre le radici delle questioni. (Wired Italia)

I dati ci dicono che gli italiani fanno sempre meno figli, sempre più avanti con gli anni - sottolinea Ubaldi - e sappiamo che il problema infertilità aumenta con l'età. C'è bisogno – conclude l’esperto – che l'occhio delle istituzioni sia sempre vigile nei confronti di questo tema e che si passi dalle parole all'azione" (L'Unione Sarda.it)

Anche il multimiliardario Elon Musk interviene nel dibattito sull’inverno demografico italiano. "Contrariamente a quanto molti pensano, più ricchi si è meno si hanno figli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Che cita anche i numeri dell’Istat:. “nel rapporto “Indicatori demografici”, nel 2021 le nascite in Italia sono scese al minimo storico. Su Twitter, sotto il suo cinguettio, si sono scatenati migliaia di commenti, riportati oggi da La Stampa. (IlNapolista)