Energie rinnovabili e supermercati, undici arresti. Colpita cosca di Salemi

Alpauno INTERNO

Gestivano il business della rete elettrica sull’isola di Favignana e avevano investito i soldi delle attività illecite in una rete di supermercati nelle province della Sicilia occidentale grazie all’impiego, come prestanome, di due palermitani. In questa maniera avrebbero aggirato le normative antimafia. La mafia era così riuscita a riciclare grosse somme di denaro grazie a imprenditori compiacenti ed esperti della finanza. (Alpauno)

La notizia riportata su altri giornali

Seguendo le intercettazioni telefoniche legate ai trasferimenti milionari, i carabinieri sono arrivati fino a Rimini. Complesse operazioni finanziarie per ripulire fiumi di denaro sporco che, secondo gli inquirenti, costituivano il tesoro dei boss palermitani della ‘vecchia mafia’. (il Resto del Carlino)

15 anni dopo nel mirino erano finiti 12 supermercati a marchio Coop. A rilevarli sarebbe stata una società intestata a insospettabili. /04/2024 06:00:00 (Tp24)

Quasi 17 milioni di euro spostati all’estero per essere ripuliti con complesse operazioni in circuiti bancari internazionali, ma zero contanti liquidi per trasferte di pochi chilometri. È il paradosso che viene fuori dall’ordinanza dell’indagine che ha portato agli arresti nel clan mafioso di Salemi (MeridioNews - Edizione Sicilia)

L’inchiesta Il gran rifiuto del senatore Davide Faraone di aiutare Francesco Paolo e Leonardo Palmeri, arrestati nell’ultima indagine della procura di De Lucia, per acquisire i supermercati Coop della Sicilia occidentale. (BlogSicilia.it)

È una fotografia già vista quella offerta dall’ultima operazione antimafia portata a termine ieri mattina (16 aprile) dai carabinieri di Trapani, coadiuvati dai colleghi di Palermo. Una mafia che ancora una volta si conferma «votata» più a movimentare «soldi sporchi» che a sparare; soldi che vengono ripuliti attraverso corruzione e turbative d’asta. (Giornale di Sicilia)

Hanno riciclato grosse somme di denaro dei clan mafiosi palermitani grazie a imprenditori compiacenti ed esperti della finanza. Undici persone sono state arrestate – a 6 è toccato il carcere a 5 i domiciliari – al termine di una inchiesta della Dda di Palermo coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dei carabinieri di Trapani. (Il Fatto Quotidiano)