Pfizer, Moderna o AstraZeneca? I vaccini Covid suggeriti per le categorie “vulnerabili”

Gazzetta del Sud ECONOMIA

Nel caso di minori estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati «vanno vaccinati i relativi genitori, tutor o affidatari».

Una circolare del ministero della Salute indica quali sono sono le categorie a rischio, “persone estremamente vulnerabili”, per le quali “viene raccomandato preferenzialmente l’utilizzo di vaccini anti-Covid a mRNA” (e quindi Pfizer e Moderna) e non il vaccino AstraZeneca. (Gazzetta del Sud)

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I membri dell'organo consultivo suggeriscono anche di non vaccinare le persone contagiate dal Covid prima di 6 mesi dopo l'ultimo tampone molecolare positivo. Ora l'Accademia chiede di spingere all'estremo questo approccio in modo da accelerare di più il piano vaccinale nelle prossime settimane. (La Repubblica)

La protezione del candidato di Pfizer infatti si estende per almeno sei mesi “della seconda dose con un’efficacia del 91%”. Terza dose dopo 6 mesi. Al momento l’ipotesi che si sta facendo sempre più strada sembra essere quella che prevede una terza dose di vaccino già dopo 6 mesi. (Money.it)

Il vaccino Pfizer indicato per lei non c'è. Proprio così: per ben tre volte in una settimana, in fila all'hub Olbia per la prima dose del vaccino Covid, una donna invalida 79enne anche ieri 16 aprile è stata rispedita a casa, delusa e sofferente, dopo due ore di inutile attesa. (La Nuova Sardegna)