Ilaria Salis, la lettera dal carcere: “Ingiustizie simili all’ordine del giorno. Ecco perché mi sono candidata”. E il padre lancia un appello agli artisti

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Roberto Salis, padre di Ilaria, candidata con Alleanza Verde Sinistra alle prossime elezioni europee e detenuta da 15 mesi in Ungheria, durante la conferenza stampa di presentazione della candidatura insieme ad Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, ha fatto leggere una lettera scritta dalla stessa Salis che motiva il suo sì alla corsa elettorale. Riuscire a scriverla, dice il padre di Ilaria, non è stato semplice date le condizioni in cui viene tenuta la figlia con la quale riesce a parlare “non più di 70 minuti alla settimana”. (Il Fatto Quotidiano)

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Ilaria Salis, la docente in carcere da più di un anno nell’Ungheria di Orban, accusata di aver aggredito dei neo nazisti e ufficialmente candidata alle Elezioni Europee del prossimo giugno di Alleanza Verdi Sinistra, spiega le ragioni della sua candidatura in una lettera, presentata in conferenza stampa a Montecitorio dal padre: “Io ho avuto la fortuna di non essere dimenticata ma situazioni di ingiustizia simili sono all’ordine del giorno di diversi paesi d’Europa. (Tecnica della Scuola)

"La situazione di Ilaria - ha spiegato - perdura da 15 mesi ed è stagnante senza alcun progresso. Roberto Salis, padre di Ilaria, ha partecipato alla conferenza stampa con cui Alleanza Verdi Sinistra ha presentato la candidatura della figlia, reclusa da oltre un anno in un carcere ungherese. (Today.it)