L'Ocse rivede le stime sull'Italia: ripresa in corso ma la fine della crisi è lontana

Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente ECONOMIA

La fine non è ancora in vista, ma c’è ancora molto che i responsabili politici possono fare per contribuire a creare fiducia”.

Il ritmo della ripresa globale, per quanto ancora in corso dopo uno shock senza precedenti, “ha perso slancio nei mesi estivi”.

“E’ importante che i governi evitino l’errore di inasprire troppo rapidamente la politica fiscale, come è successo dopo l’ultima crisi finanziaria”. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Se ne è parlato anche su altri media

Similare discorso ll PIL italiano, che decrescerà del 10,5% quest'anno per arrivare al +5,4% nel 2021. La situazione - puntualizza però l'organismo - resta eccezionalmente incerta,. (Euronews Italiano)

Nel 2021 è invece attesa una crescita del 5,4%, rispetto alle precedenti previsioni pari a +7,7% e +5,5%, rispettivamente nei due scenari. Per l’eurozona viene stimato nel 2020 un calo del 7,9% (con un successivo +5,1% nel 2021), mentre la previsione sul Pil globale si attesta a -4,5% (seguito da un +5% nel 2021), con la Cina a +1,8% nell’anno in corso. (Il Cittadino on line)

“Le prospettive economiche – precisa l’organismo – rimangono eccezionalmente incerte, con la pandemia da COVID-19 che continua a gravare in modo pesante su economie e società”. Il Pil mondiale diminuirà del 4,5% nel 2020, prima di aumentare del 5% nel 2021: è quanto emerge dalle prospettive economiche intermedie dell’Ocse annunciate oggi a Parigi. (Corriere Quotidiano)

L'Ocse, poi, raccomanda a governi e Banche centrali di mantenere nel 2021 la linea espansiva delle rispettive politiche di Bilancio e monetarie, "per preservare la fiducia e limitare l'incertezza". Quindi "per l'immediato la misura chiave resta contenere i focolai e non è stato fatto allo stesso modo in tutti i Paesi. (Il Sole 24 ORE)

Certamente la sfida che ci attende è estremamente complessa e necessita del dispiegamento delle migliori energie e competenze del Paese nonché del costante dialogo e collaborazione tra le istituzioni». (Quotidiano del Sud)

Dalle stime odierne la recessione del Pil mondiale risulta meno pronunciata del previsto, del -4,5% nel 2020, con una ripresa del 5% nel 2021. Quanto all’eurozona, il Pil diminuirà quest’anno del -7,9% per tornare a crescere, al 5,1%, nel 2021. (la voce d'italia)