Usa e Australia muovono contro la Cina. Le borse reggono - MilanoFinanza.it

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Lo ha reso noto il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

In Australia, l'ex capo del controspionaggio ha accusato la Cina di ingerenze nella politica interna del Paese.

L'oro si rinforza dello 0,17% a 1.466 dollari l'oncia, il petrolio Wti americano cede lo 0,8% a 58,10 dollari il barile.

Usa e Australia prendono le distanze dalla Cina, al centro i temi più delicati: spionaggio industriale e politico, furto di brevetti, il tema dell'agricoltura che preme molto al presidente americano Donald Trump (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

«Questo è in linea con gli interessi sia della Cina che degli Stati Uniti e del mondo», ha detto Gao Feng, portavoce del ministero. Slitta l’accordo sul commercio. Il mini-accordo commerciale annunciato fra Stati Uniti e Cina potrebbe non essere chiuso quest’anno. (Il Sole 24 ORE)

Il possibile slittamento dell’accordo commerciale USA-Cina è risultato il main driver dei mercati oggi. Nonostante non siano arrivate conferme o smentite dalle parti interessate, i rumor hanno avuto un impatto evidente sui mercati oggi. (Money.it)

Anzi, ieri il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha criticato gli sforzi della Cina per raggiungere un accordo commerciale, affermando che le cose "non procedono al livello che vorrei". Sul listino milanese spicca il +3,45% a 0,5846 euro di Tim dopo un top intraday a quota 0,5849 euro, nuovo massimo dell'anno. (Milano Finanza)

Il timore del mercato è che i negoziati siano arrivati a una fase di stallo. Partenza prevista in rosso per le borse europee per la mancanza di visibilità sull'esito dei negoziati Usa-Cina che al momento appaiono incerti. (Milano Finanza)

A Milano attenzione a Fca, in calo ieri a Wall Street dopo le accuse di Gm su tangenti ai sindacati. Si profila una partenza sotto la parità per le borse Ue sulla scia del rosso dell'Asia (Tokyo -0,48%, Hang Seng -1,66%) perché le prospettive dei negoziati tra Usa e Cina si fanno più complicate. (Milano Finanza)

Le vendite in negozio e sui canali digitali operativi da almeno 12 mesi sono salite del 4,5% nel trimestre concluso il 2 novembre. Allo stesso modo, anche Target ha registrato un altro trimestre di vendite in crescita, attirando sempre più clienti sia nei propri negozi che online. (Milano Finanza)