25 aprile, Meloni: “Con fine fascismo poste basi democrazia”. Salvini: “Sempre onorato senza sbandierarlo”

25 aprile, Meloni: “Con fine fascismo poste basi democrazia”. Salvini: “Sempre onorato senza sbandierarlo”
Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

(Adnkronos) – “Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio”. Lo scrive su Instagram la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ne parlano anche altre fonti

Pubblichiamo il discorso tenuto da Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, il 25 aprile 2024 a Civitella in Val di Chiana, luogo di una strage fascista che fece 224 vittime. Qui la diretta della giornata. (Corriere della Sera)

A Civitella, ha ricordato Mattarella, ottanta anni fa si tenne una "terribile, disumana, strage nazifascista perpetrata, in questo territorio, sulla popolazione inerme". Lo ha detto il presidente della della Repubblica Sergio Mattarella celebrando la festa della Liberazione nel paese toscano. (Tiscali Notizie)

In occasione del 79° Anniversario della Liberazione, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato alla cerimonia di deposizione di una corona d'alloro da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. (Governo)

25 aprile, Meloni: "La fine del fascismo pose le basi per la democrazia", ma sul web si scatena l'odio: "Fasci appesi"

Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle celebrazioni del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana. Come ci ricorda il prossimo centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

(Adnkronos) – “Senza memoria, non c’è futuro”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile, celebrando l’anniversario della Liberazione a Civitella in Val di Chiana, in Toscana, dove nel 1944 i nazisti trucidarono 244 persone. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ma basta girare l'angolo che gli stessi si "trasformano" nelle figure che un attimo prima hanno detto di detestare: violenti (in larga parte verbalmente), indisponenti, minacciosi, offensivi, insomma, molto poco democratici e abbastanza "fascisti". (Il Giornale d'Italia)