Medio Oriente, S&P: conflitto più ampio "resta fuori da scenario di base" - Economia e Finanza - Repubblica.it

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"Sebbene gli eventi dello scorso fine settimana segnalino un significativo aumento del rischio geopolitico, la tesi centrale dello scenario di base di S&P rimane sostanzialmente invariata. L’agenzia di rating prevede cioè che la guerra tra Israele e Hamas continuerà nel 2024 e che Gaza ne rimarrà l'epicentro, con una continua pressione su Israele (AA-/Negativo/A-1+) da parte dell'Iran (senza rating) e dei suoi proxy". (Finanza Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La discesa è proseguita anche giovedì 18, nonostante il nuovo giro di vite sulle sanzioni contro il Venezuela, con cui gli Stati Uniti hanno interrotto la tregua che per sei mesi ha consentito al Paese di esportare greggio senza limitazioni. (Il Sole 24 ORE)

Quotazioni del petrolio in netto rialzo rispetto a quelle della vigilia con l' accrescersi delle tensioni in Medio Oriente. Tuttavia i prezzi dopo una fiammata iniziale oltre i 90 dollari al barile hanno poi ritracciato. (Trentino)

Un attacco “telefonato”, quello dell’Iran sabato scorso nei confronti di Israele, e tutto sommato isolato, al momento. I mercati lo avevano già messo in conto ed è questo il motivo per cui, alla riapertura delle negoziazioni di lunedì 15 aprile, non ci sono stati scossoni né sui mercati (anzi, Piazza Affari ha chiuso in rialzo) né tantomeno sulle quotazioni delle materie prime, in particolare quella temutissima del petrolio. (FIRSTonline)

Vi proponiamo di seguito un approfondimento sui mercati tratto dal blog di Banca Generali. (Bluerating.com)

Particolare attenzione viene riservata all’impatto delle Global Cities e dei crescenti fenomeni di urbanizzazione sui flussi di merci, capitali e dati, sulla mobilità e le infrastrutture, sulle migrazioni e le disuguaglianze socio-economiche. (ISPI)

Da un punto di vista geopolitico, sebbene l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele apra una nuova fase di confronto tra Stati, i segnali avanzati e il coordinamento supportano l’ipotesi di base di S&P Global Ratings, secondo cui il conflitto non si trasformerà in una vera e propria guerra regionale. (LA STAMPA Finanza)