Autostrade: cosa accadrebbe con la revoca delle concessioni? Le conseguenze

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Aspi verso revoca concessioni: quali conseguenze?

Le conseguenze di una revoca delle concessioni, dunque, potrebbero essere pesanti.

Secondo alcune indagini la revoca delle concessioni ad Aspi potrebbe avere conseguenze tanto importanti da arrivare a toccare anche i mercati obbligazionari e bancari d’Europa.

Quali conseguenze potrebbe avere la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia?

Stando alle ultime analisi riportate dall’AGI, la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia determinerebbe un default da 19 miliardi di euro. (Money.it)

Su altri giornali

(Teleborsa) - Secondo le stime deglil’eventualedellapotrebbe provocare un default diCon il decreto Milleproroghe sono venute a mancare le risorse per il ripagamento di quasimentre circasarebbe l'impatto a cascata suSi tratta di importi in gran parte detenuti dae grandi istituzioni finanziarie italiane ed europee, oltre che - per- relativi ad un prestito obbligazionario retail Aspi detenuto dapiccoli risparmiatori. (Teleborsa)

162/2019), le risorse per il ripagamento di quasi 10 miliardi di debito complessivo. Peraltro Autostrade per l'Italia ha anche emesso un prestito obbligazionario retail (per 750 milioni) detenuto da circa 17.000 piccoli risparmiatori italiani. (Notizie - MSN Italia)

L’offerta di Autostrade al governo, infatti, non è stata reputata particolarmente soddisfacente, ma per accantonarla servirà l’ufficialità. Man mano che la questione è entrata nel vivo molti si sono chiesti cosa prevede l’offerta di Autostrade per l’Italia al governo. (Money.it)

L'articolo 35 del decreto Milleproroghe - secondo quanto spiegato dall'Ad di Atlantia - avrebbe un impatto di default perchè mancherebbero le risorse per il ripagamento di quasi 10 miliardi di debito complessivo. (il Corriere delle Alpi)

Quella che i Benetton controllano attraverso Atlantia e Aspi è un’unica concessione che vale migliaia di...; Si parla ormai quotidianamente di autostrade, come se si trattasse sempre di concessioni assegnate senza gare, ma non è così. (Milano Finanza)

Non solo, ma a catena anche Atlantia, che controlla l’88% di Aspi e che a sua volta presenta una esposizione di 9 miliardi e ne garantisce 5,5 della controllata, verrebbe travolta. (La Stampa)