Pensioni, dopo la stretta sulle anticipate calano gli assegni: nei primi tre mesi erogati solo 187.223 trattamenti

Pensioni, dopo la stretta sulle anticipate calano gli assegni: nei primi tre mesi erogati solo 187.223 trattamenti
Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Anche per lo scemare dell’effetto Quota 100 e per l’arrivo di Quota 103, ora in versione “penalizzata”, rallenta in maniera significativa la corsa al pensionamento, soprattutto nel pubblico impiego. Nei primi tre mesi del 2024 l’Inps ha liquidato 187.223 nuove pensioni, con un calo del 16,16% rispetto allo stesso periodo del 2023. E i trattamenti anticipati sono stati 56.660, pari a circa il 30% del totale. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Nei primi 3 mesi del 2024 l’ Inps ha liquidato meno pensioni. Crolla anche l’accesso a Opzione donna: 1.276 in 3 mesi mentre nell’intero 2023 sono stati 11.514. (Il Sole 24 ORE)

ROMA – Anno nuovo, meno pensioni. I nuovi assegni crollano del 16% nel primo trimestre. È l’effetto delle strette messe in campo nella prima manovra Meloni, tra Quota 103 e soprattutto Opzione donna, avviata ormai sulla strada del quasi azzeramento. (la Repubblica)

La stretta sui pensionamenti si traduce in un crollo degli assegni nel primo trimestre del 2024: nel pubblico impiego la contrazione dei trattamenti arriva al 34,9%, mentre le penalizzazioni varata dall’ultima legge bilancio hanno, di fatto, spazzato via Opzione donna con l’erogazione di appena 1.276 trattamenti a degli 11.514 del 2023. (La Stampa)

Opzione Donna, nuovi requisiti e importi (poco appetibili): quanto si perde? Crollo domande nel 2024

Rallenta la corsa al pensionamento in Italia, a causa dei vincoli sempre più stringenti: dopo il boom di Quota 100 nel pubblico impiego, oggi la scure su Quota 103 ha prodotto un calo del 16,6% delle domande di pensione nel primo trimestre del 2024 rispetto a un anno fa. (PMI.it)

La Quota 103 con penalizzazioni e la riforma dell’Opzione donna hanno dato il colpo del ko alle pensioni anticipate. Le destre che hanno più volte promesso, a partire dalla Lega e da Matteo Salvini, di superare la legge Fornero, di fatto hanno invece allontanato ogni ipotesi di uscita anticipata. (LA NOTIZIA)

Un crollo vero e proprio di domande, in media appena 425 al mese. Le donne che, avendo i requisiti, decidono di andare in pensione anticipata utilizzando il canale di Opzione Donna sono diventate davvero un numero esiguo: solo 1.276 nei primi tre mesi di quest’anno, secondo l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Inps (ilmessaggero.it)