Rincari, qual è l'impatto dell'inflazione su mutui e risparmi

Sky Tg24 ECONOMIA

Con l'inflazione all'8% i salari perdono valore.

Il dibattito sull'adeguamento con la contrattazione dei rinnovi è un tema caldissimo.

Ansa. SALARI E RINNOVI.

Attualmente il riferimento per l'adeguamento è l'Ipca (l'indice dei prezzi al consumo armonizzato a livello europeo), che nelle ultime rilevazioni Istat era all'8,5%, che però va calcolato al netto dei prezzi dei beni energetici importati. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Inflazione: come si calcola. Vediamo ora come si arriva a quella percentuale che tanto ci condiziona la vita. Nell’arco di pochi mesi, la parola «inflazione» è balzata in cima alla lista degli spauracchi degli italiani. (La Legge per Tutti)

Questo significa che per un finanziamento da 150mila euro per una casa da 200mila si pagano in media a 30 anni 649 euro invece che 605. I prestiti a 20 anni a tasso fisso costano oggi circa 45 centesimi in più che a inizio giugno. (Corriere della Sera)

Richiamare l'iniziale riduzione del valore reale del debito pubblico per sostenere ulteriori espansioni del deficit e del debito è indice di analfabetismo economico ed irresponsabilità. 2) Sul rimanente 89,1% del debito, inizialmente l'inflazione comporterà un beneficio al rapporto Debito-Pil pari a 35 miliardi. (Italia Oggi)

Mutui e inflazione: ecco cosa succede. L’impatto dell’inflazione sui mutui si traduce in aumento dei tassi. L’aumento dei prezzi si scarica, infatti, anche sul valore dei redditi e quindi sugli stipendi ed inoltre sui mutui, i Titoli di Stato e i risparmi. (InvestireOggi.it)

L’inflazione. L’aumento dei prezzi ha raggiunto un nuovo record nel mese di giugno (non si registrava da gennaio 1986), che secondo le stime preliminari dell’Istat sale all’8% su base annua. (Corriere della Sera)

E per i primi sei mesi dell’anno in corso, rimarca Binance, c’è da attendersi un incremento a doppia cifra Nello specifico, il tasso soglia per i mutui a tasso fisso è risalito al 6,68% dal 6,48% mentre per i mutui a tasso variabile è sceso dal 6,83% segnalato a fine marzo al 6,78 per cento. (La Stampa)