Le priorità di Macron per impedire all’Europa di “morire”. Difficile che è guidarla sia ancora von der Leyen

EuNews ESTERI

Bruxelles – Un attacco esplicito a Ursula von der Leyen non c’è nel lungo discorso programmatico di quasi due ore del presidente francese, Emmanuel Macron. A dire il vero l’unico riferimento a von der Leyen è un solo “la presidente della Commissione Europea” nelle primissime battute (e secondario al nome del commissario francese per il Mercato interno, Thierry Breton). Ma il senso del discorso sull’Europa pronunciato ieri (25 aprile) dall’inquilino dell’Eliseo alla Sorbona è un implicito cambio di direzione al vertice dell’esecutivo dell’Unione per guidare una sfida senza precedenti: “Dobbiamo essere chiari sul fatto che la nostra Europa oggi è mortale, può morire, e questo dipende solo dalle nostre scelte, che devono essere fatte ora”. (EuNews)

Ne parlano anche altre fonti

Parigi. Emmanuel Macron non esclude che la dissuasione nucleare francese possa contribuire alla difesa Ue: “Sono pronto ad aprire un dibattito che includa la difesa antimissile, armi a lunga gittata e l’atomica”, ha detto in un’intervista. (Il Fatto Quotidiano)

I nazionalisti “sono tutti dei pro-Brexit nascosti” che “prendono l’Europa in ostaggio“. A dirlo è il presidente francese Emmanuel Macron, che in un’intervista all’Economist “salva” la leader di FdI dall’elenco di politici da cui mettere in guardia gli elettori dell’Unione. (Il Fatto Quotidiano)

Andiamo, continuiamo”. L’Europa ha affrontato grandi sfide. (Il Dubbio)

Il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente sollevato la questione dell’integrazione delle armi nucleari francesi nel dibattito sulla difesa europea, enfatizzando la necessità di un’Unione Europea più forte e assertiva a livello globale. (Notizie Geopolitiche)

Al netto del momento critico e di cosa possa o non possa accadere (ma di questo abbiamo già parlato), è evidente come tutta la politica dell’Eliseo, nel contesto di un’Europa completamente asservita agli Stati Uniti, sia quello di ritagliarsi dei “microspazi”. (Il Primato Nazionale)

RIMPIANTO E DIFFERENZE – Dal 2001 al 2005 nella rosa dell’Inter, Alberto Fontana esprime alcune considerazioni sulla stagione europea dei nerazzurri. Seppur con uno scudetto cucito sul petto, secondo l’ex portiere: «L’Inter in Champions League è un rimpianto perché guardando i 180 minuti contro l’Atletico Madrid meritava di passare il turno. (Inter-News)