Mobilitazione a Venezia: studenti dell’Udu per la libertà di stampa

La Nuova Venezia INTERNO

Sono una trentina ma, lo precisano, arrivano da tutta la Regione e si sono fermati sotto la sede della Rai in campo San Geremia, a Venezia. L’Udu del Veneto ha chiamato alla mobilitazione e qualcuno ha risposto. «Nonostante tutto perché in questo momento ciò che è successo in Rai e la situazione della stampa passano in secondo piano, con l’accendersi del conflitto» precisa Marco Dario. Eppure, ribadiscono, la libertà di stampa è un valore imprescindibile, da difendere in tempo di pace quanto - soprattutto -in tempo di guerra. (La Nuova Venezia)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo auspicano i Verdi europei con una richiesta alla Commissione Ue di indagare le interferenze governative sulla libertà di stampa in Italia. Telemeloni non è un caso solo italiano, se ne deve occupare l’Europa. (il manifesto)

L’Assemblea – spiega una nota – “contesta la volontà di trasformare il servizio pubblico nel megafono dei partiti, e all’azienda gli accorpamenti di testate calati dall’alto che svuoterebbero Radio1 della sua vocazione all news, la mancata volontà di indire una selezione pubblica per sostituire gli oltre 100 colleghi usciti dalla Rai negli ultimi anni, il mancato rispetto degli accordi sindacali sugli organici nella Tgr, l’assenza di risorse per stabilizzare i precari che lavorano nelle reti, i tagli alle troupe e la disdetta da parte del vertice del premio di risultato”. (Il Fatto Quotidiano)

Fuori di formalità e giri di parole, il sindacato della Rai, a maggioranza di sinistra, si fa partito lui stesso e scende in campo contro il governo in piena campagna elettorale. In gergo si chiama «soccorso rosso», cioè l'unione di forze diverse (giornalismo, magistratura, politica) per combattere un nemico comune. (ilGiornale.it)

I tempi sono da record, bisogna ammetterlo: «L’Assemblea dei Cdr e dei fiduciari della Rai proclama a larghissima maggioranza (8 voti contrari e un astenuto) lo stato di agitazione e affida a Usigrai un pacchetto di 5 giorni di sciopero». (ilGiornale.it)

(Adnkronos) – Non apre e non chiude, semplicemente si sfila. I giochi si decideranno soltanto poi, quando i voti saranno nero su bianco e i rapporti di forza ben definiti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

«Rai megafono dei partiti», tuona un comunicato dei cdr. (La Stampa)