Pensioni, chi ci guadagna e chi ci perde con la manovra 2023

Il Sole 24 ORE INTERNO

Pensioni, chi ci guadagna e chi ci perde con la manovra 2023 di Marco lo Conte 06 dicembre 2022 In attesa di una riforma organica del sistema pensionistico italiano, il governo ha introdotto modifiche significative in tema di prestazioni pensionistiche e accesso al pensionamento. In particolare il tema dell'indicizzazione all'inflazione è stato centrato su una perequazione per scaglioni che premia gli assegni più bassi, in particolare quelle integrate al minimo, e penalizza in parte le prestazioni più alte, come spiega Fabio Venanzi, dottore commercialista ed esperto del Sole 24 Ore intervenuto al videoforum del Sole 24 Ore su LinkedIn. (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

Il prossimo anno, le pensioni minime potrebbero aumentare fino a 600 euro. Per adesso si tratta soltanto di un’ipotesi portata avanti da Forza Italia, ma gli aumenti potrebbero riguardare soltanto alcuni pensionati in possesso di determinati requisiti. (I-Dome.com)

COSA PREVEDE LA LEGGE DI BILANCIO – La legge di Bilancio prevede che per le pensioni minime la rivalutazione sia pari all’8,7% (il 120% rispetto al 7,3% di riferimento), con un importo che si alza da 523 a 570 euro mensili. (Salernonotizie.it)

Dopo il via libera al decreto da parte del Ministro dell’Economia Aumenteranno lee questo ormai è un dato certo dal momento che il tasso di inflazione di questi ultimi mesi è davvero schizzato alle stelle. (InvestireOggi.it)

L'esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta conducendo una vera e propria corsa contro il tempo per l'approvazione della legge di Bilancio entro il prossimo 31 dicembre, in modo da evitare il passaggio all'esercizio provvisorio. (QuiFinanza)

Aumento della pensione 2023 ogni tre mesi? L’idea di Giorgia Meloni è un ritorno al passato: ecco di cosa si tratta (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. (The Wam)

L’addio all’attuale schema a tre «scaglioni» premia gli assegni più bassi, mantiene la rivalutazione piena per quelli fino a quattro volte il minimo, ma taglia progressivamente gli adeguamenti per gli assegni che superano la soglia dei 2.626 euro lordi. (Corriere della Sera)