Chip nel cervello umano cosa vuol dire? Ecco cosa sta facendo davvero Musk con Neuralink

Esquire Italia ECONOMIA

Chiamarla startup, con i soldi di Elon Musk dentro, non è poi così semplice. Neuralink, l’azienda californiana che sta sviluppando interfacce neurali impiantabili – anzi, per dirla con le sue più recenti parole, una “piattaforma generale I/O per il cervello - è stata a lungo un oggetto misterioso. Se da una parte il patron di Tesla ha dimostrato, di recente con il tir Semi e in passato con i razzi riutilizzabili Falcon di SpaceX, di presentarsi all’appuntamento con parecchia sostanza in mano, i tempi di sviluppo (e come potrebbe essere altrimenti?) sono andati spesso molto per le lunghe. (Esquire Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Elon Musk, fondatore di Neuralink (Ap) Di Massimo Sideri (Corriere della Sera)

Del resto come racconta Mark O’Connell nell’inquietante e preziosissimo Essere una macchina (Adelphi) Musk è da parecchio tempo – almeno vent’anni e senza risultati significativi – che rimesta nella questione cercando di diventare il primo al mondo ad installare microchip artificiali sostanzialmente privi di impellenti utilità nel cervello umano. (Il Fatto Quotidiano)

Il Neuralink pronto per i primi test Il primo chip Neuralink sarà impiantato in un cervello umano nel 2023, Elon Musk ne è certo. Il proprietario di Twitter, attualmente in attesa dell’approvazione della FDA, si appresta a cambiare ancora una volta il mondo. (Player.it)

Nel racconto del nuovo testamento secondo gli evangelisti Dio si fa uomo e compie miracoli: restituisce la vista, guarisce dalla paralisi, richiama alla vita con la resurrezione. (la Repubblica)

Elon Musk continua a far parlare di sé, ma questa volta non a causa di Tesla, Twitter o SpaceX, ma riguardo alcune sue recenti dichiarazioni su Neuralink, l’azienda da lui creata nel 2016, che si occupa di tecnologia sanitaria. (Finanzaonline.com)

Neuralink è l’azienda di tecnologia sanitaria di proprietà di Elon Musk, che ha condiviso gli aggiornamenti della sua tecnologia di impianto cerebrale durante un evento pubblico. Durante la presentazione proprio Musk ha sottolineato che due delle applicazioni dell’azienda mireranno a ripristinare la vista anche per le persone nate cieche, e una terza applicazione si concentrerà sulla corteccia motoria, ripristinando “la funzionalità di tutto il corpo” per le persone con il midollo spinale reciso. (Wall Street Italia)