Università e boicottaggio: il bando MAECI e Israele. Cosa sta succedendo e chi ci perde - Mosaico

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Di Nathan Greppi Negli ultimi mesi, sono scoppiate molte proteste nelle università italiane per imporre il boicottaggio contro Israele: in particolare, a finire nel mirino è stato il bando del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) per la cooperazione scientifica tra l’Italia e Israele, per il quale il tempo per l’adesione è scaduto il 10 aprile. In particolare, l’Università di Torino, la Scuola Superiore di Pisa e l’Università di Bari “Aldo Moro” hanno scelto di non partecipare al bando, cedendo alle pressioni dei collettivi studenteschi di estrema sinistra (Mosaico-cem.it)

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Nella giornata di oggi, mercoledì 17 aprile 2024, si è verificata l'interruzione di parte dell'attività didattica e l'occupazione dell'aula Ederle dell'Università di Padova da parte degli studenti di Spazio Catai e Potere al Popolo. (Prima Padova)

Chi non si fa intimidire dagli studenti pro-Palestina che da mesi impongono scelte al Senato Accademico (vedi Torino) o impediscono ai giornalisti di parlare (vedi Napoli). Chi non boicotta Israele. (Nicola Porro)

ROMA (l'Adige)

«Stamattina come studentesse e studenti dell'Università di Padova abbiamo interrotto parte dell'attività didattica a Palazzo Bo per ottenere le risposte che Mapelli ci deve. «Stop agli accordi con Israele»: studentesse e studenti dell’Università di Padova «vogliono ottenere il boicottaggio delle università israeliane e delle aziende legate ad Israele». (Il Mattino di Padova)

Nonostante il bando di quest’anno per la cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) sia ormai scaduto, proseguono e si allargano le proteste di studenti e docenti universitari che chiedono ai propri atenei di avviare diverse forme di boicottaggio accademico. (Il Fatto Quotidiano)

“Sogni che meritano di volare”, le borse di studio sono state offerte grazie all’accordo fra GESAC, Federico II e Comunità di Sant’Egidio (Impresa Italiana)