L'industria del petrolio perde lavoratori: colpa della macchina da guerra russa

Corriere del Ticino ESTERI

Da quando le truppe di Putin hanno invaso l’Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia è stata presa di mira da numerose sanzioni internazionali. Nonostante i colpi inferti dalle misure restrittive per frenare le entrate nelle casse russe, il settore petrolifero e quello del gas hanno continuato a funzionare senza troppi intoppi, fornendo a Mosca i fondi necessari per inviare soldati al fronte e acquistare armamenti, droni e munizioni. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altri giornali

Da quando è iniziata la nuova fase del conflitto tra Russia e Ucraina, ormai più di due anni fa, il crollo del Paese guidato da Vladimir Putin è stato annunciato infinite volte. Tra i vincitori di fatto della rubrica dedicata “alle ultime parole famose” un posto d’onore spetta per esempio alla giornalista di Repubblica Carlotta Scozzari che 14 marzo 2022 titolava “La Russia ha un mese per salvarsi ma il default è ormai a un passo”. (ByoBlu)

I ricavi di Gazprom sono così diminuiti di quasi il 30% su base annua a 8,5 trilioni di rubli, con le vendite di gas che sono scese da 6,5 trilioni di rubli nel 2022 a 3,1 trilioni di rubli. Crollano le vendite di Gazprom : nel 2023 il gigante energetico russo ha registrato una perdita di 629 miliardi di rubli (pari a 6,9 miliardi di dollari), la peggiore degli ultimi decenni. (Il Sole 24 ORE)

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Vladimir Putin deve fare i conti con due notizie, una buona e una cattiva. Quella cattiva è che il monopolista del metano russo Gazprom, per la prima volta nella sua storia, ha chiuso il bilancio in perdita. (L'HuffPost)

Il gigante energetico russo Gazprom ha fatto registrare la perdita più grande in almeno un quarto di secolo, dopo che le vendite di gas si sono più che dimezzate a causa delle ricadute della guerra in Ucraina (Energia Oltre)

La prima è l'indebolimento di un'economia fondata sulle materie prime, a cominciare da quelle energetiche, poiché l'aggressione all'Ucraina e la dottrina dell'espansionismo hanno provocato una sorta di cordone sanitario da parte dell'Occidente, con l'obiettivo della non dipendenza. (Italia Oggi)