Corteo per Cospito, «il centro di Torino trasformato in campo di battaglia». I commercianti: «Panico, ci sentivamo in trappola»

Corteo per Cospito, «il centro di Torino trasformato in campo di battaglia». I commercianti: «Panico, ci sentivamo in trappola»
Corriere della Sera INTERNO

Trasformarono il centro di Torino in un campo di battaglia: muri imbrattati, vetrine di negozi infrante, banche e assicurazioni assaltate, arredi devastati, sampietrini usati come armi, barricate create ad arte con cassonetti incendiati e reti metalliche. Le azioni che caratterizzarono il corteo anarchico del 4 marzo 2023 in solidarietà ad Alfredo Cospito (il leader della Fai/Fri, all’epoca in sciopero della fame contro il regime del 41bis) non «appaiono il frutto di comportamenti sparuti e casuali», ma «rispondono a criteri organizzativi e dunque preordinati». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"E' stata analizzata una miriade di immagini per acclarare una vera e propria organizzazione militare dell'area insurrezionalista con un nucleo centrale responsabile delle azioni violente". Così Carlo Ambra, dirigente della Digos di Torino, in merito all'esecuzione di decine di misure cautelari in tutta Italia nei confronti degli anarco-insurrezionalisti che il 4 marzo del 2023 devastarono il centro di Torino. (La Stampa)

Dietro allo striscione «A fianco di Alfredo, a fianco di chi lotta», il corteo degli anarchici a Torino (indetto in solidarietà a Cospito) cambiò spirito in pochi minuti. E in centro città si scatenò il caos: bombe carta, vetrine e auto distrutte, cassonetti dati alle fiamme e scontri con la polizia. (il manifesto)

Dietro agli striscioni rinforzati con gli scudi in plexiglass, pronti a coordinare quella che gli investigatori della Digos di Torino definiscono «un’organizzazione militare», ci sono i volti più noti dell’anarchismo torinese. (La Repubblica)

Scontri per Cospito, 18 misure cautelari. La Digos: 'Identificata una organizzazione militare con nucleo a Torino'

Diciotto misure cautelari emesse (due ai domiciliari, mentre gli altri sono divieti o obbligo di dimora) e 75 persone indagate, con l'accusa di devastazione e violenza a pubblico ufficiale: è questo il risultato dell'operazione 'City' della Digos della Questura di Torino, coordinata dalla procura, sui gravi disordini scoppiati il 4 marzo 2023 nel capoluogo piemontese, durante una manifestazione anarchica per chiedere la liberazione di Alfredo Cospito , all'epoca in sciopero della fame contro il regime di 41 bis a cui era stato sottoposto. (Sky Tg24 )

Ieri infatti l'indagine della Digos, coordinata dalla procura del capoluogo piemontese, su quegli incidenti è sfociata nell'esecuzione di 18 misure cautelari - tra arresti domiciliari, obbligo e divieto di dimora e obbligo di firma nei confronti di altrettanti militanti anarchici. (ilGiornale.it)

Così Carlo Ambra, dirigente della Digos di Torino, in merito all'esecuzione di decine di misure cautelari in tutta Italia nei confronti degli anarco-insurrezionalisti che il 4 marzo del 2023 devastarono il centro di Torino. (Repubblica TV)