Che cosa farà Crédit Agricole in Italia con il Creval

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Crédit Agricole Italia stima circa 150 milioni di sinergie dall’operazione ed è pronta a lanciare un aumento di capitale per mantenere i propri coefficienti patrimoniali su livelli adeguati.

LA PRESENZA DI CRÉDIT AGRICOLE IN ITALIA. Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con 14 mila collaboratori e più di 4,5 milioni di clienti con un conglomerato composto, oltre che dal gruppo bancario Crédit Agricole Italia, anche dalle società di Corporate e Investment Banking (Cacib), Servizi Finanziari Specializzati (Agos, Fca Bank), Leasing e Factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, Caceis), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (Ca Indosuez Wealth Italy e Ca Indosuez Fiduciaria). (Startmag Web magazine)

Su altre fonti

"È un peccato - afferma Elio Moretti, presidente della Provincia di Sondrio - che perdiamo una delle banche del territorio di cui siamo orgogliosi, come popolazione, di averla. Il lancio dell’Opa volontaria totalitaria su Creval, di cui già possiede il 9,8%, ha scosso il mondo imprenditoriale e politico della provincia di Sondrio. (IL GIORNO)

Ora è la volta di Crédit Agricole Italia che punta sulla fusione tramite Opa del Credito Valtellinese, di cui è già azionista. L’offerta è pari a 10,50 euro per azione che equivale un investimento totale di 737 milioni da parte di Crédit Agricole Italia. (Startmag Web magazine)

VERSO LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE. A seguito dell’offerta, Crédit Agricole Italia intende procedere alla fusione per incorporazione di Credito Valtellinese in Credit Agricole Italia al fine di consentire un’effettiva integrazione delle proprie attività con quelle di Credito Valtellinese. (Startmag Web magazine)

Creval studia le contromosse all’Opa dell’Agricole: oggi il cda Sul tavolo del consiglio la scelta di un advisor finanziario: in pole c’è Bank of America di Luca Davi. Perché se è vero che l’offerta presentata lunedì è stata definita «amichevole» dalla banca italo-francese, è anche vero non è stata tantomeno concordata con i potenziali partner valtellinesi. (Il Sole 24 ORE)

Maioli ha sempre gestito in maniera costruttiva le risorse umane della sua banca, avrei preferito vederlo alla guida di una banca italiana. La paura è sempre quella: l’invasione dello straniero e, da un punto di vista storico, è più che giustificata. (Finanzaonline.com)

Il primo segnale da non sottovalutare è che una banca estera, una delle maggiori in Europa, il Crédit Agricole, continua investire sul nostro Paese. Di questo ne sono convinti anche attori esteri che credono nel nostro Paese come Crédit Agricole. (Corriere della Sera)