Fondi pensione, il piatto piange meglio il Tfr degli obbligazionari

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Sfogliando però i dati dell'annuale Relazione Covip presentata giorni fa dal presidente Mario Padula vien da pensare che questo termine, nel caso della previdenza integrativa, non risulti appropriato, almeno guardando i risultati.

Nel vocabolario si definisce come "tutelato da garanzie".

"Garantito".

I fondi pensione negoziali del comparto "garantito", infatti, dove finiscono di default i contributi dei lavoratori dipendenti che non hanno effettuato una scelta, hanno superato negli ultimi dieci anni a malapena - in media - il rendimento del Tfr, che è stato pari all'1,9% annuo

(la Repubblica)

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Fondi pensione, crescono le adesioni ma i mercati erodono i rendimenti. (la Repubblica)

Infatti, propone un assegno pensionistico a chi ha versato 41 anni di contributi. Quindi togliere, uno o due anni ai 41 anni di contributi i base ai figli. (InformazioneOggi.it)

L’incremento si riscontra in tutte le forme pensionistiche, con variazioni tendenziali che vanno dal 3,4 per cento dei fondi negoziali, al 4,4 dei PIP fino al 9,3 per cento dei fondi aperti. Nei fondi negoziali, l’attivo netto è di 63,7 miliardi di euro, il 2,5 per cento in meno. (ilmessaggero.it)

Fondi negoziali, fondi aperti e Pip nuovi hanno incassato 3,4 miliardi: circa 150 milioni in più (+4,8%) del corrispondente periodo del 2021. Con un -3,4% per i fondi negoziali, -3,6% per i Fondi aperti e -3,5% nei Piani individuali pensionistici (Pip) di ramo III. (Il Sole 24 ORE)