La Cgil sul 25 aprile Festa della Liberazione

Qui Mesagne INTERNO

Riceviamo e pubblichiamo: Dopo la pandemia alcuni despoti per salvaguardare i propri interessi, le proprie persone i propri familiari hanno pensato, come storicamente già accaduto, di suscitare guerre e alimentare odio. Intollerabile da qualsiasi punto la si vuol vedere. Il nostro posto, quello del Sindacato, è dalla parte delle vittime. Il nostro 25 Aprile, nel giorno in cui festeggiamo la ritrovata libertà, il Popolo Ucraino viene ancora martoriato dall’invasore Russo ed ha bisogno di aiuto. (Qui Mesagne)

Ne parlano anche altri media

CAMPOBASSO – La Cgil del Molise richiama una primavera dei diritti e lancia la campagna per il lavoro sicuro e dignitoso. (Molise Network)

Quattro referendum alla portata di tutti, licenziamenti, contratti a termine, sicurezza. Quattro quesiti a beneficio di tutti i cittadini. (SavonaNews.it)

La campagna referendaria e le iniziative in programma per la Festa dei lavoratori sono state presentate ieri alla Camera del lavoro di Empoli. Oltre alle tradizionali bandiere, infatti, il Primo maggio la Cgil porterà in piazza anche nell’Empolese Valdelsa la penna e i moduli per la raccolta firme dei quattro ‘referendum contro il Job Act’ promossi dalla Cgil nazionale. (LA NAZIONE)

ANSA Resistenza alle logiche della guerra e dello sfruttamento, liberazione dalla precarietà e insicurezza sul lavoro, riaffermazione dei valori della Costituzione. Si possono sintetizzare così le finalità con cui Maurizio Landini declina la presenza della Cgil nelle piazze del 25 aprile. (Avvenire)

Da domani, 25 aprile, anche in tutte le province del Veneto parte la campagna di raccolta firme per i quattro referendum abrogativi proposti dalla Cgil per cambiare le norme che riguardano licenziamenti, compreso il job acts, tempi determinati e appalti. (altovicentinonline.it)

Il riferimento di Maria Giorgini, segretaria generale della Cgil di Forlì-Cesena, impegnata a entrare nel merito della campagna referendaria che da oggi prenderà il via in tutta Italia, Cesena compresa, non è fatto a caso: negli ultimi anni, l’unica consultazione andata a buon fine nel nostro Paese è stata proprio quella dedicata – anche – all’acqua. (il Resto del Carlino)