Gazprom perde 6,8 miliardi, primo rosso dal 1999 per la società del gas russo. Dividendi a rischio per Vladimir Putin

Milano Finanza ECONOMIA

Il brusco calo dei prezzi di vendita del gas naturale e la forte contrazione dei flussi verso l’Europa - un tempo principale mercato di sbocco per il metano russo, ma oggi tornato al livelli d’inizio anni ‘70 - in seguito all’invasione dell’Ucraina si sono tradotti per il gigante statale russo Gazprom nel primo bilancio in rosso dal 1999. Ieri il gruppo energetico moscovita ha infatti... (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

Crollano le vendite di Gazprom : nel 2023 il gigante energetico russo ha registrato una perdita di 629 miliardi di rubli (pari a 6,9 miliardi di dollari), la peggiore degli ultimi decenni. I ricavi di Gazprom sono così diminuiti di quasi il 30% su base annua a 8,5 trilioni di rubli, con le vendite di gas che sono scese da 6,5 trilioni di rubli nel 2022 a 3,1 trilioni di rubli. (Il Sole 24 ORE)

E lo ha chiuso in rosso a causa del venir meno del suo ex miglior cliente: l'Unione Europea. Quella cattiva è che il monopolista del metano russo Gazprom, per la prima volta nella sua storia, ha chiuso il bilancio in perdita. (L'HuffPost)

Tra i vincitori di fatto della rubrica dedicata “alle ultime parole famose” un posto d’onore spetta per esempio alla giornalista di Repubblica Carlotta Scozzari che 14 marzo 2022 titolava “La Russia ha un mese per salvarsi ma il default è ormai a un passo”. (ByoBlu)

Nonostante i colpi inferti dalle misure restrittive per frenare le entrate nelle casse russe, il settore petrolifero e quello del gas hanno continuato a funzionare senza troppi intoppi, fornendo a Mosca i fondi necessari per inviare soldati al fronte e acquistare armamenti, droni e munizioni. (Corriere del Ticino)

I ricavi di Gazprom sono diminuiti di quasi il 30% su base annua, a 8,5 trilioni di rubli, con le vendite di gas che sono scese da 8,4 a 4,1 trilioni di rubli. Alla notizia, le azioni della società quotate a Mosca sono scese di oltre il 4,4% (Energia Oltre)

La prima è l'indebolimento di un'economia fondata sulle materie prime, a cominciare da quelle energetiche, poiché l'aggressione all'Ucraina e la dottrina dell'espansionismo hanno provocato una sorta di cordone sanitario da parte dell'Occidente, con l'obiettivo della non dipendenza. (Italia Oggi)