James Gelvin: “Netanyahu vuole lo scontro con l'Iran. Con Biden gli interessi ormai sono divergenti" (di G. Acconcia)

L'HuffPost ESTERI

Huffpost intervista il grande storico dell'Università della California (UCLA), James Gelvin. Il docente è autore di volumi centrali per la storia del Medio Oriente come il conflitto israelo-palestinese: cent'anni di guerra (Einaudi, 2007). Perché gli Stati Uniti stanno sostenendo così fortemente Israele in questo momento? Gli Stati Uniti sono stati il primo paese a riconoscere l'indipendenza de facto di Israele nel 1948, hanno sostenuto Israele nella guerra fredda perché lo percepivano come un asset strategico, Israele si è saputo vendere agli Usa come un paese democratico e poi c'è stato l'Olocausto, queste sono alcune ragioni storiche che spiegano il sostegno statunitense per Israele. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Nella serata di Sabato 13 Aprile l'Iran ha lanciato un massiccio attacco aereo contro lo stato di Israele, per vendicare l'uccisione di alti funzionari dei Guardiani della Rivoluzione uccisi nei giorni scorsi mentre si trovavano in una sede diplomatica in Siria. (iLMeteo.it)

Israele non ha confermato la paternità dell'attacco, come quasi sempre accade, però è chiaro che il conflitto in Medio Oriente ha superato una linea rossa. Il gioco delle rappresaglie ha superato una linea rossa e ormai Israele e Iran colpiscono più o meno apertamente i rispettivi territori. (Euronews Italiano)

Gli aggiornamenti sulla situazione di tensione tra Iran e Israele. Dopo la controffensiva di Teheran e la risposta di Gerusalemme, proseguono le schermaglie "politiche" tra i due Paesi. (ilmattino.it)

«Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Dopo la controffensiva di Teheran e la risposta di Gerusalemme, proseguono le schermaglie "politiche" tra i due Paesi. (ilmessaggero.it)

“Per quanto riguarda l’attacco israeliano del 18 aprile, sembra essersi trattato di un attacco molto limitato, effettuato con droni che sono partiti all’interno dello stesso territorio iraniano, e quindi operati da quinte colonne antiregime legate all’intelligence iraniana. (Affarinternazionali)

Israele ha lanciato nella notte mini droni contro una base militare iraniana a Isfahan, nel centro del Paese. Vanno in questo senso le parole attribuite dalla Tass ad un alto funzionario del regime degli ayatollah, secondo cui non si prevedono ritorsioni immediate. (ilgazzettino.it)