Uccisero padre violento, fratelli condannati in appello bis

Alto Adige INTERNO

MILANO La Corte d'Assise d'appello di Milano ha condannato a 21 di reclusione Alessio Scalamanadrè e a 14 il fratello Simone, confermando la sentenza di primo grado emessa dall'Assise di Genova nel febbraio del 2022. I due fratelli sono accusati di avere ucciso il padre Pasquale, che era indagato per maltrattamenti nei confronti della madre, colpendolo diverse volte con un mattarello al culmine di una lite nella loro abitazione a Genova il 10 agosto del 2020. (Alto Adige)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il verdetto dell'appello bis, letto dalla presidente Ivana Caputo con gli imputati presenti in aula, conferma la sentenza di primo grado emessa nel 2022 dalla Corte d'assise di Genova. (La Stampa)

L’imputata è stata condannata anche al pagamento di una provvisionale da cinquemila euro nei confronti dei nipoti dell’anziana, assistiti dall’avvocato Pietro Bogliolo. (Il Giornale d'Italia)

Pasquale Scalamandrè era andato a casa della ex moglie, che si trovava in una comunità protetta in Sardegna per via delle violenze subite, per convincere i figli a ritirare la querela. (ilGiornale.it)

Ventuno anni ad Alessio, quattordici anni al fratello più piccolo Simone. (Il Giornale d'Italia)

La Corte d'assise d'appello di Milano ha condannato a 21 anni e 14 anni di reclusione Alessio e Simone Scalamandrè, i due fratelli poco più che maggiorenni che il 10 agosto 2020 uccisero il padre, Pasquale Scalamandrè, nella loro casa di San Biagio nel Comune di Genova con 24 colpi di mattarello, di cui 6 mortali, e un cacciavite. (Il Sole 24 ORE)

Sono stati condannati a 21 e 14 anni di carcere, rispettivamente, i fratelli Alessio e Simone Scalamandrè, accusati dell’omicidio del padre Pasquale al culmine di una lite. La Corte d’assise di Milano, chiamata a esprimersi sull’appello bis dopo il rinvio della Cassazione, ha così confermato la sentenza di primo grado emessa a Genova (Open)