Commodity: oro e petrolio rialzano la testa. I target e gli Etc a Piazza Affari

Commodity: oro e petrolio rialzano la testa. I target e gli Etc a Piazza Affari
Bluerating.com ECONOMIA

Commodity: oro e petrolio rialzano la testa. I target e gli Etc a Piazza Affari Le quotazioni di due tra le commodity più importanti e con i maggiori volumi scambiati hanno rialzato la testa generando significativi segnali tecnici rialzisti: l’oro ha incrociato al rialzo la media mobile a 21 sedute a 2.335 dollari per oncia allungano poi il passo fino a sfiorare quota 2.370 e il petriolio Wti sta disegnando un movimento a “V” che ha riportato i corsi a ridosso della soglia degli 80 dollari per barile il cui sviluppo sembra avere una prima conferma dall’incrocio tra le medie mobili a 21 e 50 giorni a quota 81,70. (Bluerating.com)

La notizia riportata su altri media

La complessa situazione geopolitica internazionale spinge l’oro come bene rifugio e le quotazioni del metallo prezioso toccano il massimo storico. «L’oro – spiega l’economista dell’Univpm Mauro Gallegati -, essendo slegato dal valore delle monete, viene acquistato quando le aspettative di crescita di un Paese sono negative o quando c’è il rischio di una guerra, e allora si tende a investire in beni considerati sicuri come l’oro». (Centropagina)

– La corsa all'oro non si ferma. Partito da 1500 dollari l'oncia nel 2020, tra alti e bassi ormai il metallo giallo ha superato i 2300 dollari l'oncia e non accenna ad arrestarsi, spinto dalla corsa degli operatori globali verso la sicurezza di fronte alle incertezze geopolitiche mondiali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Avvio di settimana debole per il Gold future (scadenza giugno 2024), che si ritrova di nuovo alle prese con il supporto chiave in area 2.350-2.340 dollari, dopo che venerdì aveva invece strappato al rialzo, prospettando anche un possibile ritorno verso la soglia psicologica a quota 2.400: proprio la tenuta di 2.350-2.340 dollari diventa ora essenziale per preservare il segnale di forza ed evitare di rimettere in gioco la base a 2.300-2.285. (Milano Finanza)

Oro ai massimi. E le azioni minerarie?

L'oro spot è salito dello 0,7% a $2.318,13 all'oncia alle 11:57 GMT. I futures sull'oro statunitense hanno guadagnato lo 0,8% a $2.326,70. (Websim)

La crescita dell’occupazione negli Stati Uniti ha rallentato più del previsto ad aprile e gli aumenti salariali annuali si sono raffreddati. Venerdì ha completato la seconda settimana negativa di seguito, -1,55% il bilancio complessivo, a valle di una serie di dati macroeconomici che hanno riacceso le speranze di un taglio dei tassi USA. (Websim)

Tradizionalmente, un dollaro forte e dei rendimenti obbligazionari in aumento non sono positivi per l'oro (che è privo di interessi). Non sorprende quindi che la domanda di oro da parte degli investitori abbia continuato a diminuire: secondo i dati Morningstar, gli exchange-traded fund (ETC) auriferi hanno visto a livello globale deflussi netti pari a 11,7 miliardi di dollari nell’ultimo anno. (Morningstar)